Edward Bloom (Albert Finney) è un narratore eccezionale. Il racconto, per lo più fantasmagorico, è divenuto parte essenziale della sua vita, al punto che nessuno tra i suoi conoscenti potrebbe ormai tracciare con sicurezza una linea di demarcazione tra verità e finzione. Edward ama parlare di sé giovane (Ewan McGregor) e lo fa affiancandosi a personaggi fiabeschi come la strega con un occhio solo (Helena B. Carter), il gigante suo affezionato compagno d’avventure, il padrone del circo che è anche lupo mannaro (Danny DeVito) e le sorelle siamesi.
Ma la creatura più importante partorita dalla sua immaginazione è un enorme, colossale pesce imprendibile, al quale l’uomo va lentamente assimilandosi. Tutti apprezzano le capacità narrative di Edward. Tutti tranne il figlio William (Billy Crudup) il quale ormai da tempo ha cessato di seguire il padre nei suoi voli pindarici, considerandoli inutili quanto controproducenti per il loro rapporto. Oggi Edward è molto malato e William torna a casa per stargli accanto e assisterlo, insieme alla moglie.
È l’occasione giusta quindi per rivalutare la figura paterna e rendersi conto che non aveva senso cercarla al di fuori dei suoi racconti, come se questi fossero un velo mistificatore; infatti è proprio nel racconto che risiede la vera natura dell’uomo. Compreso questo, William si riapre al genitore e assiste alla sua ultima meravigliosa “trasformazione” nel pesce dei suoi racconti.
Ormai nel pieno della maturità artistica, dopo il flop del Pianeta delle scimmie (2001), Tim Burton approfondisce e integra con nuove mirabolanti suggestioni la sua visione del fantastico. E stavolta riesce a colpire pienamente nel segno. Dal punto di vista dell’ispirazione di fondo e delle scelte estetiche siamo dalle parti di Edward mani di forbice (1990), quindi del miglior Burton. La sua vena creativa sembra infatti rivitalizzata e sul punto di esplodere. Ma ciò che colpisce veramente in Big Fish è l'incredibile, coraggiosa struttura narrativa: viene in pratica adottato con disinvoltura il punto di vista e il meccanismo della fiaba che va a sorreggere le scelte del protagonista e in pratica l'atmosfera stessa di tutta quanta l’opera. Viene dunque abbandonata ogni prospettiva razionale e qualsiasi legame logico tra causa ed effetto nelle azioni di Bloom.
Big Fish chiarisce anche quale sia la vera natura poetica di Tim Burton, i cui riferimenti artistici si sono spesso cercati nella direzione sbagliata, dalle parti cioè della tradizione dark e gotica del cinema e della letteratura americani, quando invece probabilmente è al nostro Federico Fellini e alla tradizione fiabesca europea che bisognava guardare. Il film è tratto dal romanzo di Daniel Wallace, la cui storia ha subito impressionato il regista che aveva da poco perduto il padre e stava di lì a poco per diventarlo. Meravigliosa la sequenza finale in cui, attraverso gli occhi commossi del protagonista, scopriamo che tutte le creature narrate da Edward sono realmente esistenti, solo leggermente “deformate” dall’esuberante fantasia dell’uomo.
GIUDIZIO: 9,5/10
SITO UFFICIALE: sonypictures.com/homevideo/bigfish
Gallery
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Scheda del film:
Titolo originale: Big Fish
Lingua originale: Inglese
Paese: USA
Anno: 2003
Durata: 125 min/colore
Genere: drammatico, fantastico, sentimentale
Regia: Tim Burton
Soggetto: Daniel Wallace (romanzo)
Sceneggiatura: John August
Produttore: Bruce Cohen, Katterli Frauenfelder, Dan Jinks, Richard D. Zanuck
Produttore esecutivo: Arne Schmidt
Casa di produzione: Columbia Pictures Corporation, Jinks/Cohen Company, The Zanuck Company
Distribuzione (Italia): Columbia Tristar Films Italia
Fotografia: Philippe Rousselot
Montaggio: Chris Lebenzon, Joel Negron
Effetti speciali: Robin A. Linn, Hans Metz, Stan Parks, Stan Winston
Musiche: Danny Elfman
Scenografia: Dennis Gassner
Costumi: Colleen Atwood, Donna O'Neal
Interpreti e Personaggi:
Ewan McGregor: Ed Bloom giovane
Albert Finney: Ed Bloom anziano
Billy Crudup: Will Bloom
Jessica Lange: Sandra Bloom anziana
Alison Lohman: Sandra Bloom giovane
Helena Bonham Carter: Jenny/La strega
Steve Buscemi: Norther Winslow
Danny DeVito: Amos Calloway
Matthew McGrory: Karl il gigante
Candidature e Premi:
Candidatura ai Premi Oscar 2004: Miglior Colonna Sonora Originale (Danny Elfman);
2 candidature ai Saturn Award 2004: Miglior Attore (Albert Finney), Miglior Film Fantastico (Tim Burton);
Candidatura agli Argentinean Film Critics Association Awards 2005: Miglior Film Straniero, non in Lingua Spagnola (Tim Burton);
7 candidature ai Bafta 2004: Miglior Realizzazione negli Effetti Speciali Visivi (Kevin Scott Mack, Seth Maury, Lindsay MacGowan, Paddy Eason), Miglior Film (Bruce Cohen, Dan Jinks, Richard D. Zanuck), Miglior Trucco (Jean Ann Black, Paul LeBlanc), Miglior Performance di un Attore in un Ruolo non Protagonista (Albert Finney), Miglior Scenografia (Dennis Gassner), Miglior Sceneggiatura - Adattamento (John August), Premio David Lean per la Regia (Tim Burton);
5 candidature ai Broadcast Film Critics Association Awards 2005: Premio Scelta della Critica: Miglior Compositore (Danny Elfman), Miglior Regista (Tim Burton), Miglior Film (Tim Burton), Miglior Canzone (Eddie Vedder), Miglior Scrittore (John August), Candidatura alla Casting Society of America 2004: Artios: Miglior Casting per un Film (Denise Chamian);
2 candidature ai Chicago Film Critics Association Awards 2004: Miglior Regista (Tim Burton), Miglior Colonna Sonora Originale (Danny Elfman);
Candidatura al Premio David di Donatello 2004: Miglior Film Straniero (Tim Burton);
4 candidature al Premio Golden Globe 2004: Miglior Film - Musical o Commedia (Tim Burton), Miglior Colonna Sonora Originale (Danny Elfman), Miglior Canzone Originale (Eddie Vedder), Miglior Performance di un Attore in un Ruolo non Protagonista in un Film (Albert Finney), Candidatura ai Golden Trailer Awards 2004: Miglior Drama (Tim Burton);
Candidatura al Premio Grammy 2005: Miglior Album di una Colonna Sonora per un Film Cinematografico, Televisivo o Altro Media (Danny Elfman);
4 candidature ai Phoenix Film Critics Society Awards 2004: Miglior Trucco (Paul LeBlanc, Jean Ann Black), Miglior Colonna Sonora Originale (Danny Elfman), Miglior Canzone Originale (Eddie Vedder), Miglior Sceneggiatura - Adattamento (John August);
Candidatura ai World Soundtrack Awards 2004: Miglior Canzone Originale Scritta per un Film (Eddie Vedder, Pearl Jam);
2 candidature agli Young Artist Awards 2004: Miglior film per famiglie - Commedia o Musical (Tim Burton), Miglior Performance in un Film: Giovane Attrice sopra i Dieci Anni (Hailey Anne Nelson);
Posizione 202 nella Top 250 di Imdb.
La nuova veste di Monreale News nel giorno del suo 14° compleanno
MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.