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46 anni fa l’omicidio di Giuseppe Russo e Filippo Costa

| Giuseppe Cangemi | Ci ricordiamo di loro

Il tenente colonnello dei Carabinieri fu ucciso per mano mafiosa con l’amico nella frazione di Ficuzza in territorio di Monreale

MONREALE, 20 agosto – Ben 46 anni fa, esattamente il 20 agosto del 1977, il tenente colonnello dei Carabinieri, Giuseppe Russo, e l’amico insegnante, Filippo Costa furono uccisi per mano mafiosa mentre passeggiavano a Ficuzza in territorio monrealese.

Il tenente colonnello Russo, nato a Cosenza il 26 aprile del 1928, fu comandante del Nucleo Investigativo di Palermo e collaboratore del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa. La sua attività investigativa ebbe come ambito privilegiato quello degli appalti per la costruzione della diga Garcia in un territorio fortemente controllato dal clan dei corleonesi. Si era occupato anche delle indagini sull’attentato al manager dell’ENI Enrico Mattei e sulla trattativa Stato-mafia alla quale si oppose fermamente.

Il 24 settembre del 1990 gli è stata assegnata la medaglia d’oro al valor civile alla memoria per il coraggio e la sua elevata capacità professionale nelle indagini relative ai più eclatanti episodi di criminalità mafiosa verificatisi tra gli anni '60 e '70 nella Sicilia occidentale. Per l’omicidio furono inizialmente condannati a 16 anni tre pastori che però dopo le confessioni di alcuni pentiti tra cui Gaspare Mutolo, risultarono innocenti e assolti, e nel 1997 vennero condannati definitivamente all’ergastolo i veri mandanti, Leoluca Bagarella, Totò Riina e Bernardo Provenzano.

Oggi, a Ficuzza, si celebrerà il tradizionale momento di ricordo alla presenza delle autorità e per l’occasione sarà presentato il libro scritto dalla figlia del colonnello che ne racconta la storia.



· Enzo Ganci · Editoriali

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