Dal ’64 al ’68 fu consigliere comunale a Monreale, che oggi lo ricorda con una via
MONREALE, 30 aprile – Il 30 aprile del 1982, in via Li Muli a Palermo, nei pressi di piazza Generale Turba, veniva ucciso dalla mafia Pio La Torre, uomo politico di grandissimo spessore, assieme al suo autista Rosario Di Salvo. La sua Fiat 131 fu crivellata di colpi da una raffica che non lasciò scampo ai due uomini.
Pio La Torre, benchè siano passati 34 anni, viene ricordato ancora oggi come una figura di fondamentale importanza nella lotta alla mafia. Fu fra i primi, infatti, a capire che se si voleva realmente combattere Cosa Nostra, lo si doveva fare aggredendone patrimoni. A lui si deve, infatti, la prima legge italiana che prevede il sequestro dei beni per i mafiosi, la cosiddetta “Rognoni-La Torre”, dalla quale discende tutta la legislazione successiva in materia di sequestri di stampo mafioso.
La storia di Pio La Torre è strettamente legata a quella di Monreale, dal momento che dal 1964 al 68 il politico ricoprì la carica di consigliere comunale della cittadina normanna, conducendo dal suo scranno importanti battaglie di legalità. Cinquantuno anni fa, per esempio, nel marzo del 1965 Pio La Torre in Consiglio comunale, con un intervento fiume, marcava in maniera evidente gli aspetti negativi della politica dell'amministrazione del tempo, accendeva il dibattito sull'attività edilizia, focalizzando l'attenzione nel campo dell'agricoltura e della trasformazione agraria, metteva in gioco la questione della valorizzazione del territorio di San Martino delle Scale, rivendicando l'attuazione del regolamento edilizio e la messa in opera di un piano regolatore cittadino.
Pio La Torre si assumeva la responsabilità di denunciare la messa in vendita del patrimonio comunale. Ma non pose soltanto argomenti di critica politica poiché numerose altre furono le proposte.
Fra queste la nascita di una commissione per porre un freno alla malversazione imperante nell'ambito comunale, di una per risanare tutta la situazione amministrativa comunale, l'istituzione di una commissione per qualificare la pianta organica del Comune e finanche una riforma delle scelte programmatiche dell'amministrazione in materia di sviluppo e agricoltura; Questi furono alcuni dei più importanti argomenti trattati da Pio La Torre in consiglio comunale. Argomenti che ancora oggi sono più che mai di attualità: il piano regolatore generale, la valorizzazione del personale comunale, l'uso e valorizzazione del territorio (oggi ancora il 2° più vasto della Sicilia), il bilancio comunale, oggi esangue forse più di allora.
Monreale oggi ricorda Pio La Torre nella sua toponomastica, con una via (peraltro in stato di degrado) nel quartiere case popolari. Pio La torre viene ricordato pure in aula consiliare con una lapide in marmo, voluta dall'associazione Albanova, scoperta il 10 marzo 2014.