Per più di trent’anni fu il direttore della biblioteca comunale
MONREALE, 27 settembre - Il professore Giuseppe Schirò lo conoscevo bene perché in occasione della mia tesi di laurea ho studiato per due anni nella sua casa, condividendo insieme a lui e alla sua sposa Anna, spazi, documenti e una bella amicizia.
Potrei scrivere tanto su di lui, ma un ricordo dello storico Giuseppe Schirò lo voglio lasciare con le sue stesse parole quando in “Monreale capitale normanna”, scrive ai suoi concittadini monrealesi “..Questo mio modesto lavoro non si pone sulla scia delle prestigiose pubblicazioni precedenti, perché non ne prosegue né i contenuti, né i criteri, né i fini, ma intende esporre la storia della città di Monreale nel suo insieme, cioè nei suoi aspetti religiosi, civili, culturali, artistici, sociali ed economici …… il mio lavoro dunque viene incontro a questa esigenza, senza tuttavia la pretesa di averla soddisfatta in pieno ….
L’obiettivo principale che mi sono prefissato è quello di far conoscere ai miei concittadini le vicende del passato di questa città ... il passato, come il presente, contiene pietre preziose e scorie: è nostro compito distinguere quello che è prezioso e perenne da quello che è vile e caduco ….”.
Da questo suo dire si evince: il grande amore che nutriva per la città natale e il desiderio di fare conoscere ai suoi concittadini le radici di Monreale.
Il professore Schirò, uomo umile e di grande formazione culturale, ha messo al servizio di chiunque le sue conoscenze perché amava la divulgazione del sapere. I familiari del professore, proprio per rispettare le ideologie del loro amato, hanno voluto donare il suo archivio personale al seminario arcivescovile di Monreale, arricchendo così la biblioteca di un fondo moderno, interessante e pregiato di opere scelte sulla storia e l'identità siciliana.
Il professore Schirò, nato a Monreale, fin da bambino frequentò le scuole, mostrando grande inclinazione e attitudine per lo studio, si laureò nella facoltà di lettere presso l’università degli studi di Palermo, conseguì il diploma di archivista e paleografia presso l’Archivio di Stato di Palermo e diresse per più di trenta anni, la biblioteca comunale di Monreale.
Ha eccellentemente riordinato, per incarico delle pubbliche amministrazioni e delle autorità ecclesiastiche, varie decine di grossi archivi, ecclesiastici e civili, tra cui quello dell’arcidiocesi di Monreale, del quale per molti anni è stato il direttore, rendendolo fruibile ai suoi posteri. Apprezzato dall’Unesco, oggi, gli studiosi interessati lo possono consultare anche dall’estero attraverso il sito web.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo “Monreale capitale normanna”, “Monreale - territorio, popolo e prelati dai normanni ad oggi”, “Il duomo di Monreale ‘Architettura di luce e icona’”, (testo scritto insieme a A.A. Belfiore, A. Di Bennardo e C. Scordato), e varie altre monografie su importanti temi riguardanti la storia di Monreale.