Ieri la commemorazione del politico-scrittore ad un anno dalla scomparsa
MONREALE, 1 giugno – Il politico, il poeta, l’insegnante, ma soprattutto l’uomo. Con il suo rigore morale, con il suo impegno sociale. Questo ciò che ha messo in evidenza la commemorazione del professore Pino Giacopelli ad un anno esatto dalla sua scomparsa.
La manifestazione si è tenuta ieri pomeriggio al circolo di cultura Italia, organizzata dalla famiglia e moderata da Biagio Cigno, alla presenza di tanti fra amici e conoscenti che hanno conosciuto Pino Giacopelli e ne hanno apprezzato le sue poliedriche attività.
L’incontro si è aperto con una sorpresa, rivelata dal sindaco Piero Capizzi, intervenuto per il saluto ad un suo “predecessore”, considerato che Giacopelli fu pure lui sindaco di Monreale.
Alla memoria di Pino Giacopelli, come ha fatto sapere il primo cittadino, sarà intitolata una delle sale del complesso Guglielmo o del Santa Caterina, che di qui a breve dovrebbe essere restituito alla pubblica fruizione.
“E’ stato un maestro per tanti monrealesi – ha detto Toti Gullo, chiamato ad intervenire per il suo rapporto di stima reciproca con Giacopelli, sottolineando l’opportunità di mettere una lapide al liceo “Basile”, in considerazione del suo impegno per l’istituzione dell’istituto monrealese. Gullo ha ricordato l’opera di Giacopelli all’interno del cda dell’istituto d’arte e il suo ruolo per la destinazione al Comune di Monreale della donazione Posabella. “Monreale – ha concluso Gullo con lui era al centro delle attività culturali della Provincia. Oggi gli diciamo tutti grazie per quello che ha fatto”.
Il pittore Salvatore Caputo, che di Giacopelli fu grande amico, ha ricordato tanti aneddoti della vita dell’auomo di cultura, sottolineandone “l’entusiasmo, l’umiltà, l’umanità, l’affabilità e la capacità comunicativa”.
Il professore Tommaso Romano, invece, ha lanciato la proposta di raccogliere le opere di Giacopelli in un unico corpus, meglio se patrocinato dal presidente della Repubblica, ricordandone le doti di “umanità, rigore e comprensione”.
Stefano Gorgone, dal canto suo, anch’egli per molti anni al fianco di Pino Giacopelli, ha messo in evidenza l’aspetto politico dell’uomo, affermando come “seppe cogliere l’anima di questa città, convinto delle necessità dell’impegno in politica dei cattolici. Non trasse mai vantaggio personale da quello che faceva ed auspicava un futuro diverso per Monreale”.
“Era infaticabile e pieno di ricchezza interiore – ha chiosato don Alfonso Cannella, accanto al quale Pino Giacopelli operò in ambito parrocchiale, nella comunità di San Castrense – Lo ringrazio per averlo avuto accanto. La sua lungimiranza sarà colta dalle persone di buona volontà”.
Nel corso della commemorazione sono state riproposte alcune delle poesie scritte da Giacopello, lette da Anna Leto.