CR7 all'Ariston nella serata delle cover per la sua Georgina e il numero uno del tennis che canta ''Terra Promessa'': quel festival che non ti aspetti
MONREALE, 10 febbraio – Non vogliatemene, ma nella settimana musicale più amata-odiata d'Italia era anche chiaro che qualche spazio le venisse in fin dei conti dedicato. Tutto giusto, già. C'è solo una cosa strana e apparentemente dissonante in questa ormai acclarata verità: che non se ne parlasse qui, in questo nostro consueto appuntamento con lo sport. Beh, che ci crediate o no, nonostante la frizzante giornata sportiva appena conclusasi, la copertina di oggi va proprio a ciò che non ti aspetteresti. Quello che, se qualcuno giusto qualche anno fa ti avesse detto che sarebbe successo, avresti additato come baggianate o (peggio) scene paradossali lette in chissà quale libro di barzellette. Cristiano Ronaldo e Djokovic a Sanremo? Ma dai!
No, non avete visto male. Era proprio lui, sì. Il ragazzone col codino (sorvoliamo, ndr.) seduto in prima fila all'Ariston non è una di quelle gag così banali e poco esilaranti. No, non è nemmeno il "sosia dell'ultimo minuto". Cristiano Ronaldo, fenomeno portoghese della Juventus, fresco di 35 anni suonati, era veramente seduto su quelle poltrone, accanto al figlio e alla moglie di Amadeus. Ammettilo, tu che stai leggendo: quale sarebbe stata la tua reazione se qualcuno ti avesse giurato che CR7 avrebbe un giorno assistito al festival? Tranquillo, è proprio quello che abbiamo pensato tutti. Non che gliene fregasse niente della musica, questo è chiaro. Del resto tutta quanta la serata è stato un continuo strizzar l'occhio alla bella, anzi bellissima Georgina Rodriguez, la compagna madre di una dei suoi quattro piccoli.
Come ogni festival che si rispetti, gli scontati cenni di Amadeus a Ronaldo e persino - secondo alcuni - la scarsa centralità di Georgina hanno alimentato le buone e care vecchie critiche d'aria senremese: c'è chi ha affermato che l'idea del direttore artistico, affidando l'incarico di spalla alla modella spagnola, fosse proprio quella di stimolare CR7 a presentarsi alla terza serata, facendo in questo modo innalzare vertiginosamente gli ascolti. C'è chi ha additato di pubblicità gratuita proprio Ronaldo, per aver mostrato il marchio commerciale Juventus dinanzi a circa 11 milioni di spettatori, in mondovisione. Avanti, su. Accettiamolo e basta: il mondo del calcio ormai è fatto anche (forse soprattutto) di questo, economia, quotazioni, vendite, bilanci, numeri. Numeri e poi ancora numeri. Ciò che resta però è una cosa sola, capace di far sorridere anche i più scettici: ma la bellezza di sapere che Mister 5 Palloni d'Oro ha visto esibirsi sul palco I Pinguini Tattici Nucleari, Piero Pelù, Bugo e Morgan (sorvoliamo, ndr.) e infine i 40 minuti di Benigni, tutti rigorosamente in lingua italiana? Impareggiabile.
Stessa sorte è toccata anche al numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic, anche lui presente in platea - un po' più in disparte e lontano dalle telecamere - con accanto la sua compagna. Che l'amicizia e l'affinità con Rosario Fiorello vi fosse, questa certamente non era una novità (espressa più volte dallo stesso showman siciliano ad esempio nel contesto degli Internazionali di Roma, una delle pochissime occasioni concesse al tennista serbo per passare un po' di tempo in Italia). Nessuno però si sarebbe aspettato che il neo-vincitore dell'Australian Open sarebbe salito sul palco - ovviamente senza che Amadeus fosse al corrente di nulla - per cantare, in una scena che dire surreale potrebbe risultare insufficiente, "Terra Promessa" di Eros Ramazzotti e subito dopo fare quattro scambi proprio insieme a Fiorello, con tanto di Amadeus a fare da raccattapalle.
Insomma, qualsiasi cosa - bella o brutta che sia - si possa dire nei confronti del Festival di Sanremo quest'anno c'ha veramente sopreso, sotto tanti e diversi aspetti. Vi propongo solo una scena, sperando di strapparvi un sorriso: immaginate, un domani, di star comodamente seduti sulla vostra poltrona. La tv sintonizzata su Rai Uno. Le Scimmie Tattiche Nucleari (o chissà quale altra pazzia) a cantar la loro canzone, se canzoni ancora si canteranno. Immaginate che vostro nipote vi chieda com'era Sanremo ai vostri tempi, nei lontani anni '20 del 2000. Pensa, una volta è anche venuto Cristiano Ronaldo e Djokovic ha persino cantato una canzone, direte voi. Ma dai, nonno! E' una barzelletta che conosco già! Voi però consolatevi, consapevoli in cuor vostro, di essere - credibili o no - testimoni diretti della storia ed esempio reale di quanto le barzellette alle volte non siano così surreali.