Al Palermo manca la personalità, 0-0 al Bentegodi contro il Chievo

I rosanero formato trasferta non riescono ad imporsi contro i gialloblù scaligeri

VERONA, 9 gennaio - E' una questione di personalità, c'è poco da fare. Quell'autorità che il Palermo mostra in casa, dove da quattro incontri consecutivi riesce a segnare sempre tre gol, non riesce ad affermarla in trasferta, dove stenta e porta via, al massimo, un pareggio. Eppure la stagione rosanero era cominciata in maniera diametralmente opposta: con le belle vittorie a Torino, in casa della Juve e a Firenze, giocando tra l'altro match spettacolari.

Oggi a Verona, dopo l’ennesima abbuffata di gol al Barbera contro la Samp, nel giorno della Befana, gli uomini di Rossi hanno giocato una partita onesta ed intensa, ma senza nessun lampo, se si eccettua qualche bella accelerazione di Pastore (poi uscito in lacrime a metà della ripresa per un problema alla caviglia, che dovrà essere valutato nei prossimi giorni) e qualche colpo di tacco di Ilicic. Insomma, poca roba da una squadra che a Palermo ha abituato male (anzi benissimo) i suoi tifosi, con gol, spettacolo e conseguenti applausi.

La partita si è giocata sempre con la spada di Damocle della sospensione, per via della nebbia sempre incombente, che in alcuni momenti di maggiore intensità ha fatto temere che il match dovesse essere rinviato. e due squadre si sono affrontate a viso aperto , cercando di vincere fino all’ultimo, ma senza produrre quella superiorità che avrebbe legittimato il successo. Pareggio, pertanto, giusto.Nella prima parte della gara sono state prodotte le fiammate più significative, poi, con il passare dei minuti un po’ di stanchezza si è fatta sentire ed il ritmo (alto per buona parte dell’incontro) è un po’ scemato.

Tra le azioni più importanti si segnalano quella costruita dal Chievo, anzi gentilmente concessa da Bovo, che ha concesso palla a Thereau, bravo s servire Pellissier, che ha tirato prontamente, ma che ha trovato l’altrettanto pronta risposta di Sirigu.

Il Palermo ha risposto al 19’ con uno stupendo tacco di Pastore a vantaggio di Maccarone, anticipato di un soffio al momento del tiro. Alla mezz’ora una punizione di Bovo dal limite ha lambito la traversa, poi 4’ dopo Balzaretti ha servito un bell’assist a Migliaccio che ha girato di pochissimo a lato.

Del secondo tempo si segnale un colpo di tacco spettacolare di Ilicic per Pastore che in area ha superato con un pallonetto Rigoni, prima di subire un fallo che a tanti sembrava da rigore. L’aribitro Peruzzo di Schio, però, decideva di non entrare nel libro dei record assegnando ilprimo rigore al Palermo in questo campionato.

Per il resto, molta sostanza, poche occasioni. Il Palermo torna dal Bentegodi col chichet che ormai conosciamo: irresistibile in casa, mediocre in trasferta. Per la zona Champions, inutile negarselo, serve qualcosa di più.

IL TABELLINO

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6.5; Frey 6, Mandelli 6, Cesar 6, Mantovani 6 (26' st Sardo sv); Fernandes 6, Rigoni 6.5, Costant 6.5 (37' st Marcolini sv); Bogliacino 6; Thereau 6 (21' st Moscardelli 6), Pellissier 6.
In panchina: Squizzi, Mandelli, Guana, Granoche.
Allenatore: Pioli 6.
PALERMO (4-3-2-1): Sirigu 6.5; Cassani 6, Munoz 6, Bovo 6, Balzaretti 6.5; Migliaccio 6, Bacinovic 5.5, Nocerino 6.5; Ilicic 6, Pastore 6.5 (21' st Kasami 6); Maccarone 6 (37' st Miccoli sv).
In panchina: Benussi, Andelkovic, Garcia, Liverani, Kurtic.
Allenatore: Rossi 6.
ARBITRO: Peruzzo di Schio 6.
NOTE: Giornata fredda con nebbia, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 10 mila circa. Ammoniti: Rigoni, Mantovani, Bovo.
Angoli: 8-3 per il Palermo.
Recupero: 1'; 4'.