Una zampata dell'attaccante regala la vittoria ai normanni a tempo scaduto. LE FOTO
PALERMO, 6 aprile - Fortuna che sugli spalti del vecchio "Lo Cicero" dell'Arenella non c'erano sofferenti di cuore. Avrebbero rischiato seriamente di stare male, quando Giuseppe Virga, travestito da Renato Cesarini, ha messo a segno al 91' il pallone della vittoria contro i Delfini, che lancia il Monreale nei play off.
È stata una liberazione, con i giocatori che sono corsi subito ad abbracciare l'attaccante, ma i come in questa occasione "hombre del partido". E' stata proprio una sua zampata vincente, quando già il tempo regolamentare era scaduto, su cross di Raffaele Chianello, a regalare alla squadra normanna il diritto a continuare a sperare.
Ma quanta sofferenza e quanto batticuore, per una partita che già alla vigilia si preannunciava difficilissima e che poi, col passare dei minuti, lo è diventata sempre di più.
Diciamocelo subito: non è stata una bella partita, perlomeno se la si vede dal punto di vista del bel gioco. Ma era difficilissimo che lo fosse: troppo alta la posta in palio per potere fare spettacolo. Il Monreale si giocava l'accesso ai play off, i Delfini volevano la salvezza.
È stata, però, una partita combattutissima, vibrante, ma corretta, in cui le due squadre hanno speso fino all'ultima goccia di sudore, una partita di quelle in cui il calcio mostra un aspetto importante della sua natura: il sano agonismo e la voglia di non arrendersi mai.
Alla fine, come detto, l'ha spuntata il Monreale, ma i Delfini hanno dimostrato di occupare una posizione bugiarda di classifica. Probabilmente se ci avessero messo sempre la grinta di oggi, adesso si troverebbero in ben altra posizione in graduatoria.
Ma lo stesso discorso vale per il Monreale, che se non avesse perso per strada qualche punto di troppo, dovuto forse da una condizione mentale non sempre perfetta, sarebbe arrivato all'ultimo impegno di campionato con qualche punto in più, utile magari ad affrontare i play off da favorito.
Per parlare della partita bisogna partire dal gol-vittoria, arrivato grazie ad un cross di Chianello dalla sinistra sul quale si è avventato Virga, che con una bella rasoiata di sinistro ha spedito alle spalle dell'incolpevole e bravo Muratore.
Alla fine, considerate le occasioni prodotte, va detto che forse è giusto così. Il Monreale, infatti, ha costruito e sprecato tanto e la vittoria finale, probabilmente, è il premio della continuità con cui ha cercato il gol. Ma va aggiunto, per amore di verità, che i Delfini, che hanno giocato un tempo intero in inferiorità numerica, per l'espulsione dell'ex Carmelo Di Grazia (somma di ammonizioni) e nella ripresa, pur essendo in dieci, non hanno mai alzato bandiera bianca. Anzi, forse proprio con un uomo in meno hanno espresso il meglio del loro repertorio, fatto di grinta e di instancabile tenacia.
Il Monreale ha sprecato, dicevamo. Contando le occasioni più eclatanti, lo ha fatto al 20' quando un cross di Levantino non è arrivato ad un liberissimo Ferrara davanti la porta solo per un provvidenziale intervento di un difensore. 3' dopo Virga si è fatto anticipare in extremis dal portiere avversario, poi alla mezzora, Ferrara con un pallonetto vellutato, quando tutti stavano per gridare al gol, ha mandato il pallone alto di un soffio sopra la traversa. Ancora Virga, al 40', si è visto ribattere dal portiere un diagonale secco, destinato in fondo alla rete.
Poi, come descritto in precedenza, al 91' il pallone è andato nel sacco ed è finita in gloria. Adesso la Lega ufficializzerà data e luoghi delle partite che porteranno agli spareggi finali. L'avventura continua e speriamo che sia ancora lunga.