Al campo "Pasqualino" i biancazzurri cercheranno il riscatto
MONREALE, 8 febbraio - La parola d'ordine è: dimenticare la Ligny Trapani e mettersi di nuovo in moto. Domani, ore 15, stadio comunale "Pasqualino", il Monreale se la vedrà con il Carini nella partita valida per la settima giornata di ritorno del campionato di Promozione.
Sarà un incontro da prendere con le molle: non tanto per il valore dell'avversario, che in tutta franchezza non appare come irresistibile e gli ultimi risultati lo confermano, quanto perchè il Monreale deve capire che il suo destino dipende solo da se stesso.
Il valore della squadra allestita dal presidente Di Minica e dal diesse Gentile non lo scopriamo certo noi ed il tasso tecnico dei biancazzurri è unanimemente riconosciuto. Purtroppo, però, il calcio lo insegna da anni, non basta solo quello per fare di una buona squadra una grande squadra. Occorrono quei valori caratteriali che il Monreale ha dimostrato di avere e di saper tirare fuori in moltissime partite e che dovrà certamente rispolverare anche domani.
Dopo la sconfitta della settimana scorsa contro la Ligny è arrivata quella (indolore) contro il Montemaggiore, che comunque non ha impedito ai ragazzi allenati da Sergio Maggio di passare il turno ed approdare ai quarti di finale di Coppa Italia. Il traguardo è sempre inseguito dalla società, consapevole del fatto che una vittoria o una finale disputata con una squadra promossa, comporterebbe certamente il salto di categoria che tutti i tifosi sognano.
Mister Maggio non potrà disporre dei difensori Ficano e Castiglione, appiedati dal giudice sportivo. Il primo era sotto diffida ed è stato ammonito contro la Lingy, il secondo è stato espulso nei minuti finali ed ha rimediato due giornate. Per il resto, tutti sono a disposizione del tecnico.
Fischio d'inizio, come detto, alle 15. Dirige Cumbo di Agrigento, coadiuvato dagli assistenti Di Stefano e Ciacia di Palermo.