Opaca la prestazione dei biancazzurri ed arriva ancora un'altra espulsione
MONREALE, 14 dicembre - Giocando una partita da consigliare a chi stenta a prender sonno, il Monreale non riesce a piegare la resistenza dei Delfini di Vergine Maria, pareggiando per 0-0 ed inanellando un'altra delusione, così come è avvenuto, purtroppo negli ultimi tempi.
Lo avevamo detto ieri: da questa partita, giocata contro una squadra tutt'altro che trascendentale, il risultato era obbligato: bisognava vincere per mettere la testa bassa e pedalare. Ed invece, i ragazzi di Sergio Maggio, fresco papà per la terza volta (a proposito, un mondo di auguri) hanno dato vita ad una prova opaca, in cui la confusione ha regnato sovrana e con essa il nervosismo spesso ingiustificato. Troppe le proteste sterili e a volte anche esagerate. Come quella di Giancarlo Ferrara, che al 13' della ripresa ha collezionato la seconda ammonizione (magari stabilita un po' frettolosamente dall'arbitro Vivoli di Palermo) ed ha guadagnato anzitempo la doccia. Non un grande esordio, pertanto, per un giocatore come lui, certamente dalle ottime qualità tecniche e con un ricchissimo bagaglio d'esperienza.
A tutto ciò si aggiunga che i Delfini (ma questo era prevedibile) hanno fatto di tutto per far girare a vuoto le lancette dell'orologio, spezzettando il ritmo e suscitando le proteste dei monrealesi. Ad alla fine, però, ironia, della sorte, sono stati proprio gli ospiti a mangiarsi le mani, in virtù del palo colpito con un tiro dal limite da Di Stefano al 20' della ripresa, con Rimi, il portiere monrealese, già battuto. Il Monreale ci ha provato con Dell'Orzo al 25' (debole la sua girata da due passi) e con Alletto, che al 34' della ripresa ha colpito di testa da buona posizione, ma senza convinzione.
E così quando, pertanto, al termine del recupero il signor Vivoli ha emesso il triplice fischio, il risultato a reti bianche è sembrato in assoluto il più giusto.