Ancora la "legge del 3" al Barbera: i rosa liquidano il Parma

3-1 il punteggio finale, ma il primo tempo si era concluso col Parma in vantaggio

PALERMO, 11 dicembre – La brutta sconfitta di Napoli forse ci aveva fatto dimenticare che al Barbera vigeva la legge del "tre". Tre gol al Catania, tre gol alla Roma e stasera stesso trattamento al Parma. Ma quanta sofferenza nel primo tempo!. Quanto deve aver pesato quel maledettismo gol di Christian Maggio al 94' di Napoli-Palermo... Per 45', infatti, i rosanero sembravano ombre, quelle di se stessi, prigionieri ancora di una partita, quella del San Paolo, nata male e finita peggio. Fortunatamente l'incubo è durato fino all'intervallo e poi, nella ripresa, è arrivato il solito Palermo formato casalingo, quello spumeggiante, che arriva al tiro con grande facilità ed il Parma... si è sciolto come neve al sole.

I gialloblù, tra l'altro, hanno giocato senza il loro allenatore in panchina, Pasquale Marino, perché colpito dal grave lutto della perdita della mamma in mattinata. A guidare Morrrone e compagni c'era il vice Massimo Mezzini. Dopo un primo tempo in cui gli ospiti hanno segnato e poi controllato agevolmente, fallendo pure qualche occasione buona, nel secondo, è venuto fuori il Palermo. Curioso però, che la rinascita rosanero sia avvenuta senza Javier Pastore, che Delio Rossi nell'intervallo ha mandato sotto la doccia, accorgendosi che il Flaco era un pesce fuor d'acqua nel match. Al suo posto Mauricio Pinilla, autore del golden pareggio e del'assit per il seccondo gol. Insomma, un impatto devastante sull'incontro.

Nel primo tempo il Parma ci mette pochi minuti a capire che il Palermo è poco più di quello visto a Napoli. I rosanero, mettono in soffitta l'abito delle feste, ricco di lustrini e pailettes, per indossare quello da lavoro, fatto di toppe e di buchi.

Al 7' Alessandro Lucarelli, uno degli ex del Parma (gli altri sono Zaccardo e Morrone), salta indisturbato al centro dell'area, su calcio d'angolo battuto da Giovinco, schiaccia il pallone a terra, infilzando Sirigu.

Ci si aspetta a quel punto la reazione del Palermo, che invece non arriva. Confusione, e mancanza di brillantezza le caratteristiche della mancata risposta di Miccoli e compagni. Tutta roba che favorisce il parma che, non solo si difende senza particolari affanni, ma anzi, quando capita, riparte in contropiede in maniera pericolosa, lasciando intendere di poter sfruttare gli spazi.

Al 15' un diagonale di Candreva trova pronto Sirigu, che era stato l'unico a salvarsi a Napoli. Al 36', poi i gialloblu si divorano la palla del raddoppio, con un'azione condotta da Crespo e conclusa da Angelo. Il pallone termine di poco a lato, ma se il brasiliano, anziché tirare, avesse restituito palla al bomber argentino, il 2-0 sarebbe stato assicurato.

L'umica conclusione del Palermo verso la porta avversaria, degna di nota, arriva al 32', grazie ad una spettacolare rovesciata acrobatica di Miccoli, che però termina alta. Troppo poco per una squadra come il Palermo che vanta uno degli attacchi più prolifici del campionato e che spesso ha costruito, specie in casa, azioni spettacolari degne di applausi.

Per fortuna la musica cambia nella ripresa: al 6' arriva il gol del pareggio: Nocerinotagliain due la difesa ospite con una cavalcata, entra in area, Ilicic gli chiude un triangolo col tacco che libera il centrocampista napoletano al tiro. Nirante respinge la conclusione, ma proprio sui piedi di Pinilla, che non ha difficoltà a mettere dentro il tap in vincente. Al 16' i rosa sono già in vantaggio: lancio di Goian per Pinilla, che spizza di testa per Miccoli. Esterno destro dal limite e palla nell'angolo.

Tutto facile a questo punto per il Palermo, che crea molto con Ilicic (traversa) e Kasami. Sugli scudi pure Sirigu, che compie un miracolo su Crespo da due metri, poi si guadagna il suo 7,7 in pagella con altri interventi. Al 44', su invito di Ilicic, Zaccardo, nel tentativo di anticipare Kasami, mette alle spalle del propri portiere e così, tutti i salmi finiscono in gloria.

 

 IL TABELLINO

PALERMO (4-3-2-1): Sirigu 7.5; Bovo 5.5, Munoz 6, Goian 6, Balzaretti 6; Nocerino 6.5, Bacinovic 6.5, Rigoni 6 (27' st Liverani 6); Pastore 4.5 (1' st Pinilla 7), Ilicic 7.5; Miccoli 6.5 (36' st Kasami 6.5).
In panchina: Benussi, Garcia, Glik, Maccarone.
Allenatore: Rossi 6.5.
PARMA (4-3-3): Mirante 6; Zaccardo 6, Paletta 6, Lucarelli 6.5, Pisano 6; Candreva 6, Dzemaili 6.5, Morrone 6 (34' st Bojinov sv); Giovinco 6, Crespo 5.5, Angelo 6.
In panchina: Pavarini, Dellafiore, Felstcher, Paci, Ze Eduardo,
Pereira.
Allenatore: Marino (In panchina Mezzini 6).
ARBITRO: Gava di Conegliano 6.
RETI: 7' pt Lucarelli, 6' st Pinilla, 16' Miccoli, 44' st Zaccardo autogol).
NOTE: Serata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 25 mila circa. Ammoniti: Angelo, Dzemaili, Zaccardo. Angoli: 4-4. Recupero: 1'; 4'. Un minuto di silenzio per la morte della mamma  del tecnico del Parma Marino