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Ancora rabbia per la mancata vittoria, ma la strada per la salvezza è quella giusta

| Enzo Ganci | Calcio

L'arbitro ci ha danneggiati, ma occorre guardare avanti

MONREALE, 21 febbraio – A distanza di ventiquattro ore, la rabbia non è ancora sbollita. Brucia ancora, e tanto, il non aver vinto ieri una partita che sarebbe potuta finire addirittura con un risultato largo. Adesso, però, è tempo di altre considerazioni.

Premesso che non è bello alimentare sospetti o far dietrologie di aria fritta su possibili "giochi di palazzo" a vantaggio di questa o di quell'altra squadra e che alla fine il tempo è galantuomo ed i veri valori vengono fuori, non si può sottacere quanto sia stato danneggiato il Monreale ieri contro il Marsala. Di quello che ha combinato il signor Saccoccio abbiamo già scritto ieri. Oggi diciamo soltanto che speriamo che questi tre punti in meno sulla squadra lilibetana non siano decisivi a fine campionato. Se il presidente regionale della Federcalcio, Sandro Morgana leggerà queste righe, faccia le dovute riflessioni.

Per il resto, invece, cambiando discorso, possiamo solo dire che c'è da sorridere. Il Monreale ieri ha fatto un figurone. Anche in inferiorità numerica ha tenuto in mano il pallino del gioco, legittimando una vittoria, che, purtroppo, non è arrivata.

La difesa, fin quando è stato in campo Gabriele Sansone, ha retto benissimo (e dire che gli attaccanti marsalesi si chiamavano Jimoh, Porto e Norfo, tre che non sono certo gli ultimi arrivati). Il centrocampo ha messo sul piatto della bilancia agonismo e tecnica, recuperando palloni e riproponendo l'azione, in attacco, infine, Superpippo Brusca "el segna semper lu" ha ricordato a tutti che quando c'è da buttarla dentro, risponde sempre presente. Difficile che Ernesto faccia gol memorabili (ieri c'è andato vicino con una rovesciata acrobatica), ma in area di rigore è più puntuale delle cartelle Tarsu che in questi giorni affliggono le giornate dei monrealesi.

Pietro Tarantino, pur con qualche eccesso dovuto alla foga ed alla trance agonistica, è riuscito a trasmettere la giusta carica alla squadra. Una dote che in questo finale di campionato servirà, eccome.

Guardando la classifica, si nota che si è accorciata moltissimo. Dal Bagheria al Valderice ci sono sette squadre in quattro punti. Facendo un paragone col ciclismo sembra il gruppetto di fuggitivi che all'ultimo chilometro aspetta la volata finale e tutti si guardano in atetsa di capire chi partirà per primo e quale ruota bisognerà seguire.

Adesso, dopo la domenica di riposo, dovuta alle elezioni, il campionato riprenderà con la difficilissima trasferta di Alcamo, per andare a trovare una delle squadre più in forma del momento. Ci sarà da soffrire, ma questo Monreale può e deve andare a giocare a viso aperto su qualunque campo.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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