Abbiamo perso una battaglia, ma la "guerra" è ancora tutta da giocare

La salvezza è a soli tre punti. Adesso c'è la Sancataldese

MONREALE, 11 febbraio - Abbiamo perduto una battaglia, ma la guerra è ancora tutta da giocare. Possiamo leggerla sotto questa chiave la sconfitta che il Monreale ha rimediato contro il Campofranco sabato scorso. Una sconfitta che complica un po' i piani, ma che non deve far abbattere nessuno

Contro la squadra nissena, alla quale va fatto tanto di cappello, il Monreale è uscito sconfitto a causa tanto della ottime individualità, quanto di un collettivo che ha saputo giocare da collettivo. Obiettivamente, sarebbe assurdo non riconoscerlo, il Campofranco ha dimostrato di essere un gradino sopra. Malgrado ciò, comunque, e questo deve confortare non poco mister Tarantino, il Monreale è arrivato alla conclusione in diverse circostanze, creando diverse palle gol.

Proprio questo fatto costituiva un forte rammarico per l'allenatore nella sua disamina del dopo gara ed invece, con molta probabilità deve essere considerato uno dei punti che deve lasciare ben sperare. Andare al tiro tutte queste volte contro il Campofranco e mettere alle corde una squadra così solida, può e deve significare che il Monreale è vivo e che saprà vendere cara la propria pelle fino alla fine del campionato. L'importante è scendere in campo ogni settimana con l'elmetto, dove per elmetto si intendono la concentrazione e la voglia di giocare su ogni pallone. Solo così la salvezza potrà essere raggiunta.

Guardando alla classifica, occorre sottolineare che dopo il baratro delle settimane scorse, soprattutto quelle a ridosso delle feste natalizie, la situazione è il leggero miglioramento. Se in campionato finisse oggi, in sostanza, il Monreale non sarebbe retrocesso, ma dovrebbe disputare i play out. Ma soprattutto c'è da notare che la salvezza è a soli tre punti. Domenica prossima, però, c'è un esame di maturità. C'è da affrontare la trasferta di San Cataldo per sfidare una diretta concorrente nella lotta per non retrocedere, in una sfida che sarà difficile non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma soprattutto sotto il profilo ambientale.

Un appello a restare tutti uniti, quindi, e remare tutti nella stessa direzione per raggiungere un obiettivo che è alla portata del Monreale.