Il protagonista di Raffadali-Monreale: Mimmo Marino

Un gol, una traversa, e tanta personalità

MONREALE, 22 gennaio – Un gol realizzato trasformando con freddezza un calcio di rigore, una traversa che ancora trema colpita dalla distanza, alcuni passaggi smarcanti e soprattutto tanta personalità. Quanto basta per far guadagnare a Mimmo Marino un bel 7 in pagella.

E' stato lui il protagonista di Raffadali-Monreale, partita che i ragazzi di Pietro Tarantino sono riusciti a raddrizzare, chiudendola poi sul 2-2, dopo essere stati sotto per 2-0. Una rimonta frutta di una partita di grosso spessore, se si escludono i primi 20', nella quale la squadra ha dimostrato che con la giusta concentrazione e con la determinazione dei giorni migliori anche le imprese più ardue diventano possibili. In questo frangente, molto importante è stata l'opera di Domenico "Mimmo" Ferrante, che ha catalizzato il gioco a centrocampo, così come si diceva una volta, "trascinandosi la squadra sulle spalle".

E gli episodi parlano chiaro: al 1' della ripresa non ci ha pensato due volte ed ha sferrato un gran tiro dai 25 metri, mandando il pallone a timbrare la traversa, prima di picchiare sulla linea di porta. Un episodio che ha determinato il cambiamento di colore sul volto del presidente Rosano in tribuna, che comprensibilmente imprecava contro la malasorte.

Poi al 22', quando l'arbitro Trischitta di Messina ha decretato un calci di rigore per il Monreale, Marino non ha esitato un attimo e si è presentato sul dischetto ed ha calciato con sicurezza, mandando il pallone a gonfiare la rete. Per carità, nulla di eccezionale sul piano tecnico, ma certamente una bella dimostrazione di personalità."Un punto guadagnato – dice il centrocampista – Siamo stati bravi noi saper reagire. Abbiamo regalato due gol, ma poi abbiamo saputo raddrizzare la partita. Il rigore? Sapevo di essere io l'incaricato e non ho avuto esitazioni a presentarmi sul dischetto".