Domani Palermo-Catania: che sia solo una bella partita di calcio

Si gioca di fronte ad entrambe le tifoserie per la prima volta dalla morte di Filippo Raciti

PALERMO, 13 novembre – Palermo-Catania, il derby di Sicilia piu’ sentito, e’ sempre stato un match particolarmente difficile da gestire dal punto di vista dell’ordine pubblico. Notevole e’ sempre stato l’impegno delle Forze dell’ordine per evitare il rischio di incidenti e tafferugli vari. Impegno costato la vita, purtroppo, a Filippo Raciti, l’ispettore capo della Polizia, morto durante gli scontri tra opposte fazioni di supporters il 2 febbraio del 2007.

Da allora i derby, tanto quelli del Barbera, quanto quelli del Massimino, per gravi motivi di ordine pubblico, si sono disputati alla presenza dei tifosi locali soltanto. Da domani sarà diverso. Con l’avvio della “Tessera del tifoso” unito alla volontà di avviare un processo che possa recuperare un clima di corretto confronto sportivo tra le opposte tifoserie, sarà possibile l’apertura dello stadio palermitano alla tifoseria catanese anche se con l’adozione di alcune prescrizioni.

Infatti dal capoluogo etneo potranno arrivare a Palermo soltanto i possessori della tessera del tifoso ai quali è stato riservato l’anello superiore del settore ospite per un numero complessivo non superiore alle 1.100 unità. Per l’occasione il Questore di Palermo Nicola Zito ha predisposto attente misure di sicurezza con l’impiego di un numero adeguato di personale allo scopo di assicurare un sereno svolgimento della competizione calcistica.

Ma Palermo-Catania, soprattutto negli ultimi anni, e’ stato un vero e proprio festival del gol. Una sfida ricca di emozioni, caratterizzata spesso da un numero elevato di reti. L’anno scorso gli etnei strapparono un pareggio al Barbera (1-1), prima di imporsi per 2-0 al ritorno al Massimino.

Brucia ancora, e tanto, nello stomaco dei tifosi palermitani, lo 0-4 di due stagioni fa. Dopo il 2-0 dell’andata, gol di Martinez e Mascara, quel 1 marzo 2009 per la squadra di Zenga (all’epoca allenatore del Catania) fu un vero e proprio trionfo. Segnarono Ledesma, Morimoto, Mascara (con un gol dal cerchio del centrocampo) e Paolucci. Per i rosanero, in pratica, una vera e propria disfatta.

Motivi per sorridere gli etnei ne avevano anche al termine del derby giocato al Massimino il 2 dicembre 2007. In quella occasione si imposero per 3-1 con gol di Mascara, Spinesi su rigore, Caserta e Martinez. I tifosi rosanero, dal canto loro, si aggrappano alla doppia cinquina realizzata ai danni dei “cugini”. negli anni precedenti.

Il 20 settembre 2006 un Palermo che sembrava zemaniano, piuttosto che allenato da Francesco Guidolin chiuse la pratica derby con un 5-3 ancora negli occhi dei suoi sostenitori. I rosanero andarono prima in svantaggio con un bellissimo gol del palermitano di nascita Giorgio Corona, per pareggiare poi con l’altro palermitano Giovanni Tedesco. In rete poi Simplicio, prima della “frittatona” del portiere rosanero Federico Agliardi, che nel tentativo di stoppare di petto un innocuo tiro si esibi’ in un intervento goffo e sciagurato che consenti’ al Catania di pareggiare.

Poco dopo, quando Corini trasformo’ il rigore del 3-2 per il Palermo, tutta la squadra corse dal portiere per rincuorarlo dopo la macroscopica gaffe compiuta. Completarono il tabellino i gol di Amauri, Barzagli e Spinesi.

Facendo un passo indietro, troviamo la cinquina della stagione 2003-2004, quella della storica promozione in serie A per i rosanero. All’andata la squadra di Baldini aveva espugnato il Massimino con go di Toni e Zauli, al ritorno, con Guidolin in panchina, un una vera e propria “vendemmia”. In rete andarono Antonio Filippi, Biava, Toni, Emanuele Filippini ed ancora Toni su rigore. Ma per i tifosi rosanero il ricordo piu’ bello di quella partita resta l’invito, nemmeno tanto celato, dell’allora direttore sportivo, Rino Foschi, a fermarsi li’. Non era nemmeno la mezzora del secondo tempo e forse ci sarebbe stato spazio per altre reti che avrebbero dato al risultato una proporzione ancora piu’ umiliante.

L’auspicio di tutti e’ quello di vedere sfide altrettanto entusiasmanti, che diventino una sana festa di sport siciliano.