Alla prima da titolare "Superpippo" non tradisce
MONREALE, 2 novembre – Se, per un'ipotesi assurda, Pippo Inzaghi fosse stato sugli spalti del Conca d'Oro mercoledì scorso a guardare Monreale-Sancataldese, nel vedere il gol di Ernesto Brusca, avrebbe certamente pensato di essere stato clonato.
Sì, perché osservando l'azione con la quale è arrivato il pareggio del Monreale, sembrava di vedere all'opera l'ex centravanti del Milan. Cross di Piazza dalla destra, palla che scappa di mano al portiere della Sancataldese e Brusca, come un falco, approfitta dell'errore e insacca da pochi passi. Un gol alla Inzaghi o, volendo continuare con i paragoni irriguardosi, alla Paolo Rossi.
Ernesto, che non a caso tutti chiamano "Superpippo", calcisticamente è fatto così. Non ha grandi mezzi tecnici o fisici, però in queste circostanze è maledettamente puntuale. Al punto giusto, al momento giusto. Difficile vedergli fare un eurogol o un'azione spettacolare, però, se una palla vaga in mezzo all'area e transita davanti i suoi piedi, lui è lì, pronto a concludere e spesso a segnare con quello che, con un termine abusato, si chiama "fiuto del gol".
Proprio come Inzaghi gioca spesso sul filo del fuorigioco e come Inzaghi litiga spesso col guardalinee con il quale ingaggia una partita del tutto personale (e a volte anche evitabile). Mica semplice in questa categoria trovare un attaccante più bravo di lui sotto l'aspetto del tempismo e dell'opportunismo.
Difficilmente ad inizio di stagione viene dato come titolare nell'undici base, ma poi, andando a leggere il suo score, ci si accorge che a fine anno in doppia cifra ci arriva sempre. Ottimo quindi nel rapporto partite giocate-gol segnati.
Segnando quel gol Ernesto si è fatto perdonare per quello che si era mangiato subito dopo l'1-0 per la Sancataldese. "Ero in equilibrio precario – spiega – e non sono riuscito a calciare bene, peraltro col sinistro, che non è il mio piede. Sono contento di aver realizzato questo gol, mi mancava davvero tanto. Di questa partita non tutto è da buttare. La grinta e lo spirito sono quelli giusti. Dobbiamo ripartire da questi per andare avanti in campionato".