Impegno difficilissimo contro i lanciatissimi canarini
MONREALE, 6 ottobre – Occorrerà un Monreale nuovo, sotto tutti gli aspetti, ma principalmente sotto quello mentale, per tornare col sorriso dalla difficile trasferta che attende la squadra biancazzurra domani al Nino Vaccara di Mazara.
Da domani, incrociando i tacchetti con i canarini di mister Sciacca, si volta pagina. Per meglio dire: si deve voltare pagina, perlomeno sul piano dei risultati. La società lo ha già fatto, accettando le dimissioni del tecnico Paolo Scalia (il cui lavoro deve essere comunque apprezzato per serietà personale e professionale) ed affidando la prima squadra a Pietro Tarantino.
I giocatori dovranno farlo, mettendo in mostra una concentrazione ed una grinta che non sempre sono state tirate fuori in questo stentato avvio di campionato. Solo così sarà possibile mettere in difficoltà un Mazara che sta volando, reduce da tre vittorie consecutive e che non fa mistero di voler fare poker domani pomeriggio.
Insomma, la partita è di quelle vietate ai deboli di cuore e proprio da questa si dovrà partire per scrivere una storia nuova in campionato e soprattutto nella sua classifica. L'organico del Monreale non ha nulla da invidiare a quello del Mazara e da questo dato occorre partire per analizzare la sfida di domani pomeriggio. Quello che potrà fare la differenza è l'autostima: il Mazara ha già fatto il pieno, il Monreale deve ancora acquisirla. Occorreranno i risultati per cominciare a metterla in cascina.
Pietro Tarantino non potrà disporre del portiere Gigi Enea, squalificato per un turno, dopo l'espulsione di domenica scorsa, oltre che degli infortunati Lunetto, Brusca e Manfrè. Per il resto tutti abbastanza bene. «Ho visto una squadra vogliosa di far bene – rivela Tarantino – e giocare contro uno squadrone come il Mazara potrà essere uno stimolo in più. I nostri avversari hanno consapevolezza nei loro mezzi, arma che adesso manca a noi. Speriamo di acquisirla nel tempo, magari partendo da domani».
Calcio d'inizio alle 15,30. Fischierà il signor Scarciotta di Caltanissetta, coadiuvato dagli assistenti Calogero Gallea e Marco Campanella di Agrigento.