I mondelliani puntano sui giovani per centrare una difficile salvezza
PALERMO, 20 settembre - Non traggano in inganno, né la classifica né la campagna di rafforzamento della Parmonval. La squadra darà il massimo nel derby al Lo Monaco contro il Monreale. Certo, senza Di Domenico e Mancino, appiedati per un turno dal Giudice sportivo, non sarà facile per l'allenatore Pino Di Giorgio mettere in campo una formazione che possa ben figurare. Ma sono proprio queste le gare che riservano le più gradite o peggiori sorprese (secondo i punti di vista) e dalle quali attingere segnali, più o meno positivi, per un campionato che si prospetta per nulla tranquillo per la Parmonval. In estate sono andati via dei "pezzi grossi" come Ivan Tarantino, il mondelliano Nicola Bonito e il regista Totò Rappa, tutti e tre emigrati a Cammarata, per non aggiungere Ezio Petrolà e Sansan Hein e il portierone Salvatore Versaci, sceso di categoria in Promozione nel Real Calcio di Termini Imerese.
Chi è arrivato? I due nominati in precedenza Giuseppe Di Domenico e Salvatore Mancino, gli attaccanti Giuseppe Virga e Tomas D'Ambra (anche questo assente nel derby, per via di un lungo infortunio). Non è una presentazione esaltante e non me ne vogliano i mondelliani, ma questo è quello che qualsiasi cronista sportivo deve registrare. Tanti giovani a cui affidarsi e per la Parmonval evitare i play out sarà un traguardo da festeggiare. Questa la scheda della Parmonval. Per il Monreale una partita facile? Ma manco per idea. Ci sarà da battagliare perché i singoli ragazzi biancoazzurri non sono disposti a dare disco verde ai normanni. E l'orgoglio e l'amore per la maglia, tanto invocata e leit motiv della società rivierasca, dove li mettiamo? Il Lo Monaco è un campo solitamente ingeneroso per le squadre ospiti. Un campo difficile con un terreno di gioco del tutto particolare che favorisce i padroni di casa. Un'arma che la squadra del presidente Aristide Tamajo, nel corso delle 5 stagioni consecutive in Eccellenza, ha sfruttato sempre nel migliore dei modi.
Mancherà "u megghiu". Il capitano di lungo corso e bandiera per anni della Parmonval, Edmondo, detto Edy, Tamajo, che adesso siede in panchina come team manager, ma non dietro una scrivania: si sente ancora un calciatore o come avviene nel tennis, capitano non giocatore. Saprà dare consigli utili ai suoi ex compagni in campo? No, per questo compito c'è l'allenatore Pino Di Giorgio. Comunque finirà sarà, pioggia e fondo campo permettendo, una bella partita come da anni le due squadre ci hanno abituato a vedere.