Il protagonista di Alcamo-Monreale: Davide Rizzo

Un gol su calcio d'angolo, l'altro su punizione: cosa chiedergli di più?

MONREALE, 29 agosto – Davide Rizzo non ce ne vorrà se lo definiamo un giocatore-prezzemolo. Nel senso che sta bene dovunque. Lo metti terzino sinistro e fa un figurone, lo fai giocare centrale ed è tra i migliori, lo schieri alto sulla fascia e si guadagna la pagnotta.

Se in una malaugurata ipotesi ci si trovasse senza portiere, probabilmente Paolo Scalia saprebbe chi metterci. Insomma, Davide Rizzo, "parchitano" di origine, può essere considerato una garanzia. Tanto più che con il piedino sinistro magico, se in giornata di grazia, è in grado di fare male.

Domenica se ne è accorto l'Alcamo, eccome se ne è accorto. Due gol su calcio da fermo, per uno che di mestiere non fa né il centravanti, né il fantasista, sono certamente un bel bottino. Un bottino che ha spianato la strada al Monreale, soprattutto dopo un primo tempo poco brillante.

Sembrava, infatti, che il primo tempo si dovesse concludere col vantaggio (legittimo) della squadra di casa, anche perché i ragazzi di Paolo Scalia non riuscivano a pungere. Ed invece Rizzo ha tirato fuori dal cilindro un calcio d'angolo che certamente ricorderà a lungo e potrà raccontare ai nipotini. Una parabola, sulla quale certamente ha pesato molto il caso e che se dovesse ritentarla altre mille volte non riuscirebbe a ripeterla, ma pur sempre una prodezza.

Come se non bastasse, poi, ha pensato bene di compierne un'altra, mandando con precisione chirurgica un pallone all'incrocio dei pali calciando una punizione dal limite. Insomma, quanto basta per stordire l'Alcamo, che poi ha ricevuto il colpo di grazia da Saheed Jimoh, che ha toccato tre palloni utili in tutta la partita, segnando due gol. Adesso, non diciamo che ci si aspetti il bis da parte di Rizzo nella partita di ritorno, ma certamente la sua partita di domenica scorsa può servire da sprone per gli altri compagni.