Ed aggiunge: "Guai a sottovalutare il Montemaggiore"
MONREALE, 5 novembre – “Guai a pensare che il Montemaggiore sia una squadra facile da affrontare. Dobbiamo pensare di avere di fronte 11 Vasari”. Pippo Rosano, presidente dell’Audace Monreale, fa “il presidente” e quindi sprona la sua squadra a non abbassare la guardia, alla vigilia della partita che l’Audace giocherà contro il Montemaggiore Belsito. Il match, però, per problemi di omologazione del campo dei padroni di casa, non si disputerà nel comune madonita, ma al “Solarium” di via Messina Marine.
Un’occasione in più per gli sportivi monrealesi di stare vicino alla squadra, ma – speriamo di no – un rischio in più di non affrontare la gara con l’adrenalina giusta. Ecco perché arriva puntuale il monito del presidente. “Quando si incontrano le squadre più blasonate – spiega Rosano – l’adrenalina è a mille e la concentrazione quella giusta. In altri casi, invece, si può correre il rischio di entrare in campo con un atteggiamento sbagliato. Il Montemaggiore è una buona squadra. Io però confido nei ragazzi e nella loro voglia di ottenere il risultato”.
Se proprio una pecca va trovata in questa fase della stagione, è il poco cinismo della squadra. Belle manovre di gioco, gli applausi del pubblico, ma in qualche caso tutto questo ti può esporre ad un castigo dell’avversario, se non metti la palla dentro. Una regola che vale dappertutto, ma che forse in queste categorie è ancora più importante.
“L’ho detto alla squadra – concorda il presidente – dobbiamo essere cinici ed evitare di essere da …. Cinecittà. Siamo una formazione giovane e come i giovani dobbiamo crescere”.
Anche perché sarebbe un peccato non aspirare in alto, alla luce del bel momento che sta vivendo l’Audace. “Siamo contenti – spiega il presidente – perché i frutti del nostro lavoro pian piano stanno venendo fuori. I buoni risultati fin qui ottenuti sono figli di un gruppo formidabile, che lavora con entusiasmo”. Ed il clima è stato percepito pure dagli sportivi monrealesi, che, in numero sempre crescente, si avvicinano alla squadra. “La gente comincia a seguirci – sottolinea Rosano – anche perché, probabilmente, comincia a capire che in società c’è che parla solo di calcio e porta pure i propri figli al campo”.
Ultimo capitolo, quello dei rapporti con l’amministrazione comunale. “Manca ancora la nomina dell’assessore e non possiamo ratificare la convenzione, ma c’è già l’impegno della giunta di sottoscrivere un accordo triennale. Anche perché ho in mente, chissà, di vedere il Conca d’Oro, rizollato d’erba. Sarebbe un bel biglietto da visita per Monreale. Vedremo”.