Autoritario e puntuale sulla fascia sinistra
MONREALE, 13 marzo – Se il Monreale è uscito imbattuto dal "Paolo Marino" di Castellammare, nel match giocato contro la Folgore, mettendo un altro mattone nella costruzione della propria salvezza, lo deve pure all'ottima prestazione di Francesco Girgenti.
Diciotto anni, gracilino nel fisico, timido nel carattere, Francesco domenica ha sfoderato una prestazione autoritaria, fatta di buone incursioni sulla sua fascia (quella sinistra), di un ottimo tamponamento delle iniziative avversarie, non risparmiando, se necessario, qualche randellata all'avversario di turno. Insomma una prestazione da "sette" in pagella, che gli è valsa i complimenti di tutto lo staff dell'Audace.
Finora Girgenti non ha avuto grande spazio, anche perché in quella zona del campo Paolo Scalia è più che coperto, potendo disporre di Davide Rizzo e Ciccio Amato, due "senatori" che sull'out di sinistra offrono ottime garanzie. «Per me sono due esempi – dice Francesco – da loro imparo molto, sia in campo, che fuori».
Con la momentanea assenza di Amato, ai box per problemi alla caviglia e con lo spostamento di Rizzo al centro della difesa, Girgenti ha avuto la sua opportunità. Già da qualche domenica, per la verità, si era fatto notare, da quando entrò a partita iniziata nel pantano di Terrasini, proprio per sostituire Ciccio Amato, uscito per una botta.
Domenica, tra l'altro il "terzino" si è prodotto in due preziosi salvataggi, uno dei quali sulla linea di porta. Se non ci fosse stato lui, in pratica, il Monreale avrebbe preso gol e probabilmente sarebbe uscito sconfitto dalla sfida con i rossoneri di Castelvetrano.
«Non credo di aver fatto qualcosa in più dei miei compagni – si schermisce Francesco – Abbiamo giocato tutti bene. Adesso produrremo il massimo sforzo per ottenere la salvezza e sono certo che ci salveremo. Io? Cerco di cogliere in allenamento le scelte del mister e farmi trovare pronto. Il mio obiettivo è quello di racimolare più presenze possibili e crescere ancora».
La partenza con le parole, oltre che in campo, è quella giusta. Francesco di strada potrà farne ancora tanta.