Cinque o sei punti e si potrà festeggiare. Facciamo due conti
MONREALE, 12 marzo – L'obiettivo è quello di non confondersi per la coda dopo aver ingoiato "lo scecco". E pertanto, dopo avere raggiunto una posizione tranquilla di classifica, occorre compiere l'ultimo sforzo, prima di poter festeggiare.
In quest'ottica va salutato in maniera estremamente positiva il pareggio ottenuto ieri pomeriggio al "Paolo Marino" di Castelvetrano (gran bello stadio per la categoria) contro una Folgore determinata ed "obbligata" a conquistare la vittoria. Ed il clima di allegria che si respirava ieri sul pullman di ritorno dalla città belicina è la testimonianza di quanto sia stato ritenuto prezioso il punto messo in tasca nella sfida con i folgorini, ma soprattutto il termometro della serenità della squadra.
36 punti in carniere, 8 in più del San Giovanni Gemini, al momento attuale la squadra che maggiormente può insidiare la tranquillità dell'Audace. Con 15 punti ancora in palio, pertanto, la matematica dice che ne occorrerebbero ancora altri 8 da qui alla fine per poter mettersi completamente al riparo.
Questo, però, ci vuol poco ad immaginarlo, è un conto quasi fantascientifico, perché significherebbe che il Gemini debba fare bottino pieno e inanellare una sfilza di cinque vittorie consecutive. Ora, fermo restando che nel calcio tutto è possibile, francamente viene difficile immaginare che la simpatica squadra agrigentina possa compiere un exploit di queste proporzioni. Ad occhio e croce, quindi, con 5-6 punti, peraltro molto alla portata della squadra di Paolo Scalia, la certezza della permanenza in Eccellenza potrebbe essere cosa fatta.
Tutto ciò, ovviamente, significherebbe tanto, perché consentirebbe, oltre che di preservare le coronarie di un appassionatissimo presidente Rosano, anche di programmare con tranquillità il futuro societario. Forza ragazzi, quindi: conquistiamo questi ultimi punti che mancano alla salvezza, magari cominciando da domenica prossima con il Castellammare. Il resto verrà da sé.