Preoccupa un po' la fragilità offensiva. Domenica c'è la Folgore
MONREALE, 5 marzo – Un piccolo ritardo sulla tabella di marcia, ma nulla di particolarmente preoccupante. È questa la prima valutazione in casa Audace Monreale all'indomani del pareggio casalingo a reti bianche ottenuto contro il San Giovanni Gemini.
Il ritardo è dovuto al fatto che, con un pizzico di fortuna o di accortezza in più, a quest'ora la classifica sarebbe più confortante e con ogni probabilità la pratica salvezza sarebbe già stata archiviata. Ed invece un solo punto conquistato nelle ultime tre partite obbliga Paolo Scalia a un supplemento di sforzo per ottenere la certezza della permanenza in Eccellenza con il conforto della matematica.
Semmai, se occorre analizzare un po' più a fondo la situazione, preoccupa un po' il fatto che il Monreale non abbia segnato alcun gol nelle ultime tre partite. Un piccolo campanello d'allarme che il tecnico saprà certamente valutare nella maniera migliore.
Detto questo, però, non può non emergere il fatto che a sei partite dalla fine la difficile costruzione della salvezza è quasi completata. Magari non stiamo mettendo tende e tappeti per arredare, ma certamente abbiamo realizzato la struttura e mancano solo i dettagli finali.
Ieri la squadra ha dato, ancora una volta, l'idea di una grande solidità difensiva, ma pure di non essere particolarmente pericolosa in attacco. Scalia le ha provate tutte: ha inserito il rientrante Yusuf nella ripresa e questi ha un po' scardinato i piani del Gemini, andandosi a procurare il rigore con una sua violenta accelerazione. Nel finale l'allenatore ha tentato una mossa "disperata", inserendo Maggio in attacco (non ce ne voglia il bravissimo Sergio), sapendo bene che "il capitano" è dotato di un gran tiro, che sarebbe stato utile in caso di calcio piazzato o di battuta a rete.
Il tecnico, probabilmente, ricordava la partita d'andata quando Maggio, buttato nella mischia poco prima, accorciò le distanze (2-1), con un gol allo scadere.
Domenica prossima ci sarà da affrontare la Folgore, squadra costruita per ottenere altri risultati e che, invece, si trova invischiata nelle sabbie mobili dei play out. I rossoneri di certo venderanno cara la pelle, ma se hanno quella classifica un motivo ci sarà pure. Staremo a vedere.