Calcio: Seconda Categoria. "Zona Cesarini" indigesta, per la Conca d’Oro la beffa arriva nel finale
Contro il Sicilia Football Club finisce 1-1. Le reti erano state quelle di Sucameli su rigore e di Ragusa
PALERMO, 3 novembre – Una domenica pomeriggio che poteva essere raccontata diversamente e che invece, nonostante la grande prestazione garantita sul campo dai monrealesi, vede i normanni uscire dal campo dello Sport Village Tommaso Natale con l’amaro in bocca.
“Colpa” di un pareggio dei palermitani maturato di rapina sul finale, oltre i minuti di recupero concessi che consente al Sicilia Football Club di conservare il privilegio dell’imbattibilità.
La cronaca del match, parla di un primo tempo del tutto equilibrato, ovvero di 2 squadre messe bene sul campo, perfettamente organizzate, nel pieno rispetto delle aspettative dettate dalla classifica. L’equilibrio, viene comunque spostato dai normanni al 18’ quando Guida, all’interno dell’area di rigore, riesce a smarcarsi ed a calciare in porta, con un tiro basso e centrale, trovando i guanti del portiere avversario. A ricambiare il brivido, al termine dei minuti regolamentari, è il numero 8 del Sicilia Football Club, Di Maggio, che calcia una botta rasoterra dalla trequarti, con la sfera che termina di poco al lato del palo destro di Tafuri.
La Conca d’Oro, sale comunque in cattedra durante il recupero quando al 46’ il portiere Paresh, dopo lo sviluppo di un contropiede, entra scomposto su Sucameli, costringendo l’arbitro ad indicare il dischetto: il numero 9, dagli 11 metri, concretizzerà tale opportunità qualche secondo dopo battendo l’estremo difensore palermitano, trasformando di fatto il parziale sul risultato di 1-0.
Alla ripresa, il match continua ad essere governato dalla formazione monrealese. Al 56’, uno scambio tra Sucameli e Guida, vede quest’ultimo guadagnare centimetri all’interno dell’area arrivando davanti lo specchi, chiuso dall’estremo difensore avversario. Dopo 2’, è sempre Guida a calciare in diagonale da dentro l’area con Paresh che copre bene il proprio angolo sinistro basso. Da qui, a crescere, è il Sicilia Football Club. Quando il cronometro segna il minuto 60, una verticalizzazione alta dei padroni di casa trova la testa di Di Miceli, con la sfera che termina al di sopra della traversa.
Da evidenziare è l’azione in contropiede dei ragazzi di Sergio Maggio, con Manno in velocità che aggancia la sfera calciando in porta rubando il tempo al portiere, nel frattempo in uscita: tiro debole e sfera recuperata in estremis a pochi centimetri dalla linea di porta, in scivolata, dal difensore avversario. È il 72’ di gioco quando nel giro di 5 secondi, Paresh, si fa trovare pronto prima su Sucameli e poi in ribattuta su Manno, negando loro la possibilità di chiuderla definitivamente.
Successivamente, un immenso Tafuri, toglie con la mano destra, di richiamo, il pallone dal proprio angolo sinistro, su un calcio piazzato gestito dal numero 14, Antonio Gaglio.
Dopo una grande prestazione, sul finale, il giudice supremo del campo, applica la dura legge del gol. Un fallo fischiato sulla trequarti, in favore dei padroni di casa, al 52’ - oltre il tempo di recupero concesso -, permette al Sicilia Football Club di approfittarne della totale confusione del direttore di gara impegnato a gestire le proteste dei monrealesi, battendo veloce la punizione, con Ragusa, in dubbia posizione, che batte di prepotenza Tafuri. L’1-1, decreta, di fatto, il termine del match.
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