1-0 a Favara tra gli applausi del pubblico di casa

FAVARA, 7 gennaio – Per il Monreale la Befana arriva con un giorno di ritardo e nella calza porta tre bellissimi punti, frutto di una partita maiuscola in casa dell'Akragas. 1-0 il risultato del campo (meritatissimo), con gli applausi del pubblico di casa dopo il fischio finale.

Non si poteva chiedere di meglio a questa trasferta di Favara (l'Esseneto di Agrigento è stato rizollato e non è ancora disponibile), molto temuta alla vigilia, ma al tempo stesso molto attesa per il blasone dell'avversario e per la situazione ambientale che si sarebbe potuta creare.

Diciamo che è stata la partita perfetta, nella quale ciascuno ha fatto al meglio la sua parte, a cominciare da mister Scalia, bravissimo a mettere in campo la squadra, con uno schieramento tattico che ha messo ben presto la museruola alle velleità offensive degli akragantini.

Difesa attenta e concentrata che ha concesso poco, anzi nulla ai padroni di casa, centrocampo tosto e grintoso, che ha saputo fronteggiare le manovre agrigentine, per poi riproporre il contrattacco, pungente e micidiale l'attacco, in grado di mettere un pallone alle spalle del portiere, anche se impreciso in altre due occasioni.

L'Akragas, che con questa seconda sconfitta di fila rischia di ridimensionare i propri obiettivi, ha tenuto un po' di più il pallino del gioco in mano soprattutto nel primo tempo, ma va detto che le polveri degli attaccanti agrigentini erano particolarmente bagnate e per il portiere monrealese Zappulla il match si è trasformato in un pomeriggio di ordinaria amministrazione.

Se proprio una pecca va trovata in una giornata trionfale, è il non aver "chiuso" il match in due occasioni, due limpide palle gol, che – se trasformate – avrebbero mandato anzitempo l'Akragas sotto la doccia. Poco male: la vittoria, seppur con un rischio per le coronarie, è arrivata e questo è il dato più importante.

Dopo un primo tempo che certo non resterà negli annali per numero di emozioni regalate, la partita è decollata nella ripresa. I tifosi di casa hanno gridato al gol all'11', quando una bomba di Cipriano da circa venticinque metri ha colpito il palo di sostegno della porta, dando l'illusione del gol.

Passato lo spavento, il Monreale ha tirato fuori il naso dal finestrino, prendendo in mano le redini del match, fino a quando con una prodezza di Gianluca Cardinale (24') è passato in vantaggio. Il numero dieci ha rubato palla sulla trequarti ha fatto fuori due avversari con altrettanti tunnel e con un destro angolatissimo ha messo alle spalle di Infantino.

A quel punto la partita è cambiata. Il Monreale ha preso ulteriormente consapevolezza della propria forza, aspettando l'Akragas, ma al tempo stesso cercando l'occasione giusta per colpire ancora.

E l'occasione è arrivata, anzi le occasioni. Merito di Ernesto Brusca, che in contropiede ha messo due palloni invitantissimi in mezzo che avrebbero potuto regalare altrettanti gol. Il primo per l'accorrente Yusuf, che ha calciato alto da posizione favorevole, poi, a tempo scaduto, per Picone, che da due passi non ha colpito bene, fallendo un gol che sembrava fatto.

Al triplice fischio, dopo 5' di recupero, che sono sembrati due ore, arrivava, quindi, una vittoria pesantissima, salutata dagli applausi convinti del pubblico di casa, che oggi ammontava a circa duemila persone. Per l'Akragas solo insulti e contestazioni, per un obiettivo (dichiarato), quello della vittoria del campionato, che adesso sembra allontanarsi ulteriormente.
Adesso ci sarà da restare concentrati: domenica al Conca d'Oro arriva il Kamarat e anche lì ci sarà da vendere cara la pelle.

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