La squadra biancorossa è reduce da 11 sconfitte di fila
PALERMO, 9 dicembre - Sembra passato un secolo dalla contemporanea promozione in Eccellenza dell'Audace Monreale e della Palermitana. Così come dal doppio confronto di Coppa Italia di inizio stagione.
Ma se il Monreale, tutto sommato, sta rispettando le attese - si può dare di più, dice un noto spot che imperversa in televisione –, la squadra che sarà ospite al Conca d'Oro, la Palermitana ha deluso le attese della vigilia. La squadra è ultima in classifica e non vince una gara dal 18 settembre, quando sconfisse per 2-1 in casa il Castellammare. Dopo quella gara, sono arrivate ben 11 sconfitte di fila, dimostrando di partita in partita sempre l'incapacità di reazione e il caos più totale in fatto di direzione societaria e tecnica. Un via vai di calciatori che sono arrivati e andati via.
Solo per citarne alcuni: il centrocampista Roberto Flauto, passato all'Aspra, l'altro ex della Primavera del Palermo, Fabio Marino, Cesare Bollino, Salvatore Miranda, il probabile addio di Nicola Ficano e il misterioso arrivo di Totò Tedesco, tesserato come calciatore, ma da tutti considerato allenatore e, che, dopo due settimane ha preferito ritornare al "suo" Capaci. Certo, è facile inferire e maramaldeggiare contro una squadra che si trascina sull'orlo della crisi più profonda da fin troppo tempo, con lo spettro della retrocessione alle spalle e che, al momento, non s'intravede alcuna soluzione di sorta.
Ma i numeri sono impietosi. La squadra è ultima in classifica a 6 punti dalla penultima, la Folgore Selinunte, e a 14 punti dalla zona che evita di disputare i play out. Una sola vittoria, peggiore difesa del girone con 36 gol subiti e solo 14 messi a segno. Citiamo i cannonieri della Palermitana, giusto per dare merito a chi, comunque, si è dato da fare. Gianfranco Mossa, 8 gol, una rete in Coppa Italia e 7 in campionato, di cui 2 su rigore. La Barbera con 2, e una ciascuno Nicola Ficano, Tonino Cardinale e Mauro Lauricella. Niente altro da aggiungere. Stop.