"Adesso guai ad abbassare la guardia"
VALDERICE, 4 dicembre – Una cosa che accomuna Paolo Scalia all'allenatore della Juve, Antonio Conte è che a fine partita entrambi non hanno più voce. Anche a Valderice il mister ha trascorso 90 e passa minuti a dare indicazioni ai suoi giocatori, chiedendo forse troppo alle sue corde vocali.
«E’ stata una vittoria difficile, ottenuta su un campo molto difficile – dice il tecnico, imponendo l’ultimo sforzo alla sua ugola – Forse siamo stati avvantaggiati dall’aver giocato per mezzora circa in superiorità numerica, ma l’espulsione ci stava tutta. L’entrata di Agate su Manfrè è stata brutta e con l’intenzione di fare fallo. Ci mancava poco che adesso commenteremmo un ricovero in ospedale e non una partita di calcio. Sulla giustezza del cartellino rosso concordava pure la dirigenza ericina. Quello che mi è piaciuto della squadra – prosegue Scalia – è che è stata brava a reagire poco dopo aver incassato il gol. Abbiamo segnato su rigore, ma il rigore c’era tutto. I ragazzi non si sono disuniti ed hanno saputo reagire. Poi ci siamo presentati quattro volte a tu per tu col portiere, ma per colpa del terreno infame, non siamo riusciti a concretizzare. Con questa voglia intensa di applicarsi, la squadra ha poi segnato il gol della vittoria al 90’».
Motivi per sorridere ce ne sono, quindi, questa settimana, ma guai ad alleggerire la tensione. «Mentalmente dobbiamo proseguire su questa scia – ammonisce il tecnico – non dobbiamo abbassare la guardia perché la classifica è ancora corta. Domenica prossima la Palermitana? Parlerò chiaramente ai miei giocatori in settimana: se ne vedo qualcuno poco concentrato non lo farò giocare».