"Guardiamoci in faccia e parliamoci chiaro"
MONREALE, 8 novembre – “Guardiamoci tutti in faccia e parliamoci con chiarezza”. Come sempre, quando il momento è difficile, è il capitano a dare la carica. E Sergio Maggio, capitano di lungo corso, non si tira certo indietro.
Domenica, a San Giovanni Gemini, ancora una volta è stato lui a dare l’esempio. Ha giocato pochi minuti, ma la sua presenza in campo si è fatta sentire, eccome. Ha segnato il gol del 2-1, ma soprattutto ha fatto capire a tutti cosa significhi l’attaccamento alla maglia. E non è un caso se sia lui (assieme a Davide Rizzo) il capocannoniere della squadra, con due gol all’attivo. Un dato, non ce ne voglia Sergio, che la dice lunga sul perché del momentaccio del Monreale. Se il capocannoniere è Sergio Maggio, che ha giocato finora una ventina di minuti, con tutto il rispetto, vuol dire che c’è qualcosa che non va, soprattutto sotto il profilo realizzativo.
“Non abbiamo il giusto peso offensivo – analizza il capitano – giochiamo, ma non finalizziamo. A questo aggiungiamo un pizzico di sfortuna, vedi la grossa occasione che ha avuto Davide (Rizzo, ndr)o il palo che abbiamo colpito. Ma al di là di questo dobbiamo cambiare rotta: dobbiamo avere continuità, perché ad Alcamo la squadra aveva giocato bene, a San Giovanni, invece, abbiamo fatto un passo indietro. Ed inoltre deve aumentare la concentrazione anche in allenamento, ma soprattutto dobbiamo parlarci chiaramente: se qualcuno non se la sente, lo dica, ma lo dica adesso”.