Il protagonista di Alcamo-Monreale: Danilo Marcoccio

"Peccato quella traversa, vorrà dire che segnerò col Gemini" 

MONREALE, 1 novembre – Il rammarico più grosso della partita che il Monreale ha giocato e perso ad Alcamo porta la firma di Danilo Marcoccio. Sua la traversa, colpita da circa trenta metri, sulla quale si sono stampate le speranze dell’Audace di portare a casa un risultato positivo.

Era il 15’ della ripresa ed il centrocampista del Monreale, che sta diventando sempre più uno dei punti fermi della squadra, ha rubato un pallone sulla trequarti, pochi passi ed ha sparato un bolide di destro, che ha timbrato la traversa alcamese, col portiere locale battuto e con i sostenitori monrealesi che già stavano alzando le braccia.

Ma oltre a questo episodio, Marcoccio ha messo in mostra un repertorio da centrocampista consumato: è andato via sulla fascia con un paio di finte degne di un’ala, in una altra circostanza si è prodotto in allunghi col suo passo diesel, fatti però di tanta forza fisica. Giocate, che a detta della stampa locale, lo hanno fatto diventare il giocatore dell’Audace più pericoloso.

Poi a circa 20’ dal termine, visibilmente provato, è andato a sedersi in panchina, sostituito da Daniele Russo, monrealese doc, abituato a lottare in mezzo al campo per tentare di contenere gli attacchi dei bianconeri.

«Avevo fatto quegli scatti ed ero veramente stanco – dice Marcoccio, che i compagni nello spogliatoio chiamano Merkel, per via della grande somiglianza con il centrocampista del Genoa – Così ho chiesto il cambio. Penso di aver disputato una buona partita. Peccato, ci è mancato solo il gol. Se la palla fosse entrata su quel mio tiro, l’Alcamo non ci avrebbe più presi. Anche loro erano stanchi e forse anche un po’ sfiduciati».

Marcoccio, però, pensa positivo e con la testa è già a San Giovanni Gemini: «Sto bene e so, inoltre, che se giochiamo con la stessa grinta che abbiamo mostrato ad Alcamo, a San Giovanni Gemini possiamo vincere. Mi piacerebbe, se il mister mi farà giocare, essere io quello che segna il gol della vittoria».