In vantaggio dopo 5', l'Audace affonda nella ripresa
CAMMARATA, 17 settembre – Al termine di una partita dai due volti, l’Audace Monreale esce sconfitto pesantemente dalla sfida con il Kamarat, che ha visto prevalere i padroni di casa col punteggio di 4-1, e che lascia ai ragazzi di Paolo Scalia tanta rabbia in corpo.
Non ci si aspettava una battuta d’arresto di queste proporzioni e la cosa fa male, soprattutto se si pensa che il Monreale era andato in vantaggio e che per tutto il primo tempo ha giocato una signora partita, mettendo in mostra un gioco pratico ed autoritario.
Gli episodi, però, sono stati tutti dalla parte del Kamarat, che non se lo è fatto dire due volte e, con la complicità di un arbitro severo e fiscale solo con l’Audace, è stato bravo a chiudere il conto.
Il Monreale, come detto, era andato in vantaggio dopo soli 5’: bella rovesciata di Romeo, che trovava la zampata vincente di Davide Rizzo a pochi passi dalla porta per un meritato 0-1.
La squadra di Scalia continuava a macinare gioco, creando occasioni da gol. Il fattaccio però arrivava poco dopo, quando l’attaccante locale Portella dava una sonora scarpata in faccia al portiere monrealese Zappulla, procurandogli un evidente ematoma. L’arbitro, però, forse intimorito dal pubblico di casa, sbagliava il colore del cartellino, limitandosi ad ammonire il giocatore locale, anziché mandarlo anzitempo sotto la doccia.
La beffa diventava doppia al 41’, quando Carlo Correnti commetteva un fallo nella propria area, inducendo l’arbitro a fischiare il rigore, che Scillufo trasformava. Come se non bastasse, il direttore di gara cacciava Davide Rizzo “reo” di aver applaudito ironicamente la decisione arbitrale.
Il Monreale, pertanto, rimaneva in dieci per tutto il secondo tempo.
E qui arrivava la trasformazione: dopo una prima frazione autoritaria ed ordinata, l’Audace, forse innervosito per le decisioni arbitrali, si disuniva. Il Kamarat ne approfittava per salire in cattedra e segnare due gol, entrambi realizzati sugli sviluppi di un calcio di punizione. Protagonista era ancora Scillufo, autore, pertanto, di una tripletta personale.
Al 42’, infine, arrivava il quarto gol, segnato da Di Piazza sugli sviluppi di un corner. Una punizione troppo pesante, quindi, per il Monreale, alla luce soprattutto del bel primo tempo disputato. Una lezione, però, che dovrà far riflettere e dalla quale si dovrà imparare in fretta.