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Il protagonista di Monreale-Akragas: Sergio Maggio

| Enzo Ganci | Calcio

40 il suo numero "magico", come i suoi anni e come i metri dai quali ha segnato 

MONREALE, 12 settembre – “Questo gol lo dedico alla squadra”. Sergio Maggio si ricorda sempre di essere il capitano del Monreale, sia quando entra in campo al 1’, sia quando, come sabato pomeriggio, parte dalla panchina.

Contro l’Akragas, grazie ad una sua prodezza, l’Audace ha acciuffato per i capelli un risultato che sembrava più che compromesso. Mancava un minuto al 90’ con il Monreale sotto per 1-0. Sergio è andato a calciare una punizione da una distanza siderale. Proprio per questo il portiere akragantino, che non lo conosceva, non pensava che calciasse in porta ed ha fatto qualche passo in avanti, che gli è stato fatale.

Sergio, che ha l’occhio lungo, se ne è accorto ed ha mirato alla porta, trovando un gol nel quale nessuno credeva più. “Ho deciso quando l’ho visto piazzare – dice Maggio – ci ho provato ed è andata bene”. Tutti i giocatori sono corsi attorno al capitano per abbracciarlo, come hanno documentato le nostre foto sabato sera, segno di un gruppo coeso, che procede in grande armonia.

“Non meritavamo di perdere – prosegue l’autore del gol – Sarebbe stata una beffa. È vero, l’Akragas ha avuto tante occasioni, ci stava per noi esporsi alle loro ripartenze, visto che stavamo perdendo. Alla fine, credo che il risultato stia bene ad entrambe le squadre, anche se loro hanno da recriminare perché sono stati raggiunti al 90’. Ce la siamo giocata e questo è positivo, ma soprattutto abbiamo mantenuto l’imbattibilità del nostro campo. La verità è che non ci arrendiamo fino alla fine”.

 

 

 

  

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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