Destinazione Paradiso, prossima fermata Serie C: la rincorsa verso il traguardo

Rosanero durante la seduta d'allenamento di giovedì (foto Ufficio Stampa Palermo SSD)

Si ferma il campionato di serie D, ma le aquile rosanero continuano il loro viaggio ad ali spiegate

PALERMO, 7 marzo – In seguito alla disposizione del dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti, tutte le gare previste per domenica 8 marzo, dei gironi A,E,G,H e I, verranno rinviate a data da destinarsi. Il Palermo di mister Pergolizzi, dunque, non partirà per la trasferta cosentina, dove nella giornata di domani, avrebbe duellato, dalle ore 15, contro il Corigliano del tecnico alcamese Benedetto Mangiapane, lungo il sintetico dello stadio Stefano Rizzo di Rossano – e non allo stadio Comunale, per via delle condizioni precarie della tribuna – prima di arrivare in terra campana laddove, 7 giorni dopo, si confronterà nello scontro diretto con la seconda in classifica, ovvero il Savoia. Sono 8 le giornate di campionato che separano la capolista, dal possibile taglio del traguardo e, con 24 punti in palio, sarebbe prematuro iniziare a fare calcoli. Ma proviamo a fare il punto sulla situazione.

Sono 26 le gare disputate: 63 punti – 20 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte – 47 reti realizzare contro le 16 subite e una distanza di +7 rispetto alla squadra bianco-scudata. Un bilancio positivo per una nuova società che nel giro di circa 2 settimane, è riuscita a creare una squadra alquanto competitiva per bypassare in una sola stagione la “maledetta categoria”, volendo citare il noto coro dei supporter palermitani. Premettendo ciò, facciamo un passo indietro.

Dall’1 settembre 2019, le prede annientate dalle aquile del capoluogo rispondono rispettivamente al nome di Marsala – col primo gol siglato dal giovane Raimondo Lucera, stranamente fuori dai radar di Pergolizzi – San Tommaso, Roccella, Marina di Ragusa, FC Messina, Cittanovese, Biancavilla, Licata, Nola e lo stesso Corigliano, prima della brusca frenata causata dal Savoia – il 10 ottobre – decretando di fatto la prima sconfitta stagionale del Palermo. A destare le prime perplessità sull’atteggiamento dei rosanero, il pareggio conseguito 7 giorni dopo contro la Palmese, dando luogo ad un ritmo di risultati utili spezzettati – le successive vittorie contro ACR Messina e Calcio Giugliano – prima di cadere nuovamente all’ombra di monte Pellegrino, contro i cugini di Acireale – per 1-3, grazie ai 2 assist decisivi del terzino monrealese Francesco Cannino – proseguendo con l’intermittenza alternata dei 3 punti guadagnati a Castrovillari, le reti bianche col Troina e la gioia ai danni del Marsala nelle 2 partite casalinghe consecutive e l’ulteriore pari nella trasferta irpina contro il San Tommaso. Da lì, tra squalifiche e infortuni – il più rilevante quello di capitan Santana, in seguito alla rottura del tendine di achille, l’8 dicembre contro l’Acireale – il tecnico rosanero è riuscito a tessere, partita dopo partita, diversi abiti da adattare allo scacchiere palermitano, dando avvio ad un nuovo ciclo di 5 vittorie consecutive – Roccella, Marina di Ragusa, FC Messina, Citanovese e Biancavilla – interrotte dalla prima sconfitta in trasferta contro il Licata (2-0) di 14 giorni fa allo stadio Dino Liotta, utile forse a dare una nuova scossa alla compagine palermitana, considerato il “modesto” risultato di 4-0 registrato nell’ultimo appuntamento contro il Nola.

Tutti attori protagonisti gli interpreti di questo bellissimo film, verrebbe da dire, nell’attesa di un lieto fine ormai, tanto atteso, dall’esperto estremo difensore Pelagotti – battuto soltanto 16 volte in stagione – grazie al supporto della linea difensiva occupata dai terzini Vaccaro e Doda, dal veterano Crivello, abile ad occupare oltre la fascia anche la sedia del banco centrale a fianco del compagno Lancini – una sorta di Bonucci della serie D – o del giovanissimo, quanto esperto Peretti, in grado di imporsi magistralmente nei confronti degli attaccanti avversari. A coordinare i personaggi dell’11 titolare attraverso la regia – dopo la panchina contro il Licata – è stato nuovamente il francese Martin che, affiancato spesso da Martinelli e Langella, è riuscito con le sue geometrie a supportare il reparto offensivo, oggi trafficato dal bomber Ricciardo, dal tagliagole Sforzini, dal rapido Felici e dai nuovi acquisti, l’artista Silipo – che ha già mostrato le proprie pennellate nella tela verde del Renzo Barbera – del centroavanti Lucca – già in rete all’esordio col Biancavilla, il 16 febbraio – e del “Cassano” Floriano il quale, con le sue prodezze – simili a quelle dell’attaccante barese – ha quasi sempre contribuito a svoltare l’inerzia delle gare sin dal suo arrivo, spodestando il palermitano Ficarrotta.

Da inizio campionato, dunque, tante le squadre costrette a genuflettersi innanzi a sua maestà la Capolista e, possibilmente, altrettante saranno obbligate a farlo, prima che la potenziale regina del girone I possa indossare la “corona” in quanto, il vero “virus” – almeno per il Palermo – al momento, sembra essere stato sconfitto dal duo Mirri-Di Piazza, nella speranza di raggiungere – parafrasando Gianluca Grignani – la destinazione tanto ambita dall’intera piazza, il Paradiso – calcistico, s’intende – e la prossima fermata sembra essere davvero vicina. Adesso, non resta altro che conoscere le prossime disposizioni governative, prima di tornare ad apprezzare la vera essenza di ogni teatro sportivo, ovvero il suono della vittoria, il detonatore della gioia, quella che fa esplodere gli stadi di tutto il Mondo: la voce del pubblico sugli spalti.