Domani Monreale-Akragas, Scalia: "In bocca al lupo ai nostri avversari, ma a partire da lunedì"

"Che sia una bella giornata di sport anche per le tifoserie" 

MONREALE, 9 settembre - “Il mio migliore in bocca al lupo a Vincenzo Montalbano ed all’Akragas, magari cominciando dalla settimana prossima”.

Sceglie la formula di una simpatica battuta il tecnico dell’Audace Monreale, Paolo Scalia per mandare un saluto al suo “compaesano” che siede sulla panchina della squadra agrigentina.

Domani, per volere, quasi beffardo, del sorteggio svolto una settimana fa a Capo d’Orlando, la giornata di campionato proporrà la sfida tra i due tecnici riberesi. Paolo Scalia siederà sulla panchina dell’Audace, Enzo Montalbano su quella akragantina (in realtà al suo posto ci sarà il “secondo” Nobile, perché Montalbano è squalificato).

Una partita molto sentita, non solo per questo motivo, ovviamente, ma perché si tratta dell’esordio ed entrambe le compagini vorranno fare bene. L’Audace Monreale perché vorrà fare bella figura davanti al proprio pubblico, l’Akragas perché vorrà mantenere fede al ruolo di favorita che i pronostici della vigilia le hanno affibbiato.

In casa Monreale tutto sembra andare per il verso giusto. La squadra normanna ha archiviato il passaggio del turno in Coppa Italia quasi con un miracolo.

A tempo scaduto il gol dell’ultimo arrivato, Carmelo Di Grazia le ha consentito di eliminare la Palermitana. La vigilia viene vissuta in maniera abbastanza tranquilla. Tutti i giocatori sono a disposizione. L’unico dubbio che arrovella la mente di Scalia è l’impiego del bomber Dell’Orzo, alle prese con qualche problema alla mano. Una decisione verrà presa all’ultimo minuto.

Formazione? Il tecnico del Monreale non la darà mai in anticipo, nemmeno…. sotto tortura, ma con tutti gli uomini a disposizione le scelte dovrebbero essere facili.

Frattanto al “Conca d’Oro” di Monreale è atteso un mini esodo di tifosi agrigentini. “Sarà certamente una bella giornata di sport – dice ancora Scalia – tra due tifoserie che non vorranno far mancare il loro apporto alla loro squadra del cuore”.