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Manfrè: "Prima ci salviamo, poi ci divertiamo"

| Enzo Ganci | Calcio

Il nuovo centrocampista del Monreale con i piedi per terra 

MONREALE, 11 agosto - «Facciamo al più presto 42 punti e poi vediamo». Alessandro Manfrè, nuovo centrocampista del Monreale, non vuole staccare i piedi da terra: «Prima la salvezza e poi penseremo a toglierci qualche soddisfazione». Che sia un ragazzo saggio, malgrado i suoi 23 anni, lo si vede pure quando sta in mezzo al campo.

Intelligenza tattica, capacità di recuperare palloni e un destro niente male sono le sue caratteristiche principali. E poi (capitan Maggio sei avvertito) sa calciare bene le punizioni dal limite. Lo ha fatto vedere sabato scorso nell’amichevole con lo Sparta Palermo, quando ha insaccato a fil di palo, alla Wesley Sneijder, un tiro franco da poco fuori l’area. Un candidato in più (ben venga) per i calci piazzati che, sempre più spesso riescono a decidere una partita.

A lui Paolo Scalia (che lo ha avuto a Ribera qualche anno fa in Eccelenza) chiede di interpretare bene il ruolo in mezzo al campo: coprire gli spazi e recuperare palla in fase di non possesso, poi lucidità e visione di gioco quando la palla torna all’Audace, senza disdegnare l’inserimento negli spazi. «Qui pensano che io sia più portato per la frase difensiva – dice Alessandro – ma io ritengo di potermela cavare bene pure con la palla tra i piedi. Adesso un po’ di fatica si sente, anzi, per dirla tutta, se ne senta proprio tanta. Frutto del lavoro di forza che stiamo facendo. Ma il mister ci dà i consigli giusti e sa quello che fa. Penso che i risultati si vedranno nel corso della stagione».

Anche Manfrè, così come tutti i suoi compagni, è particolarmente colpito dal gruppo all’interno dello spogliatoio. «Sì – dice – si tratta di un gruppo molto compatto e quando è così tutto diventa molto più semplice».

Capitolo giovani, si perché Alessandro, malgrado l’età ancora verde, passa per un “anziano”, anche perché ha già maturato tanta esperienza su diversi campi: «I ragazzini nostri sono veramente bravi. Anzi credo che faranno la differenza. Hanno voglia ed entusiasmo. Toccherà a noi più grandi spronarli per farli rendere al meglio».La teoria delle favorite, il centrocampista del Monreale la snocciola volentieri: «Alcamo e Akragas su tutte, poi vedo bene pure il San Giovanni Gemini, ma è chiaro che alla fine parlerà il campo».

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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