Il leader dell'Audace si prepara all'ennesina stagione da protagonista
MONREALE, 7 agosto – Chi l’ha detto che la pasta del capitano è solo un dentifricio? Quella di Sergio Maggio, inossidabile capitano del Monreale, è la pasta di un giocatore esemplare e di un grande leader.
Quarant’anni “abbuccati” da poco, Sergio è alla quarta stagione consecutiva con la maglia del Monreale. Due promozioni conquistate sul campo, ma soprattutto un ruolo, quello del difensore centrale, ottimamente interpretato, con il piglio e la personalità di chi non è mai stato un giocatore qualunque.
Anche quest’anno è lì a dare l’esempio ai compagni, a “chiamare” le posizioni quando dirige il gioco dalla retroguardia dell’Audace ed il primo ad incitare tutti, quando mister Paolo Scalia lo fa rifiatare in panchina.
«Quest’anno – racconta il capitano – credo che il mio ruolo sarà principalmente all’interno dello spogliatoio, anche se sto bene e conto di giocare. Continuo ad avvertire la fiducia dell’allenatore e sono qui per questo».
La squadra lavora, suda e si applica in vista del campionato, che il Monreale vivrà da matricola, quindi con un ruolo ben preciso: «Vogliamo salvarci – dice Sergio, ma al tempo stesso vogliamo dare qualche dispiacere a qualcuno. In quadra c’è un mix giusto di gioventù ed esperienza». La società, come è giusto che sia, ha puntato forte sui giovani, inserendo ragazzi del 93 e 94 di grande prospettiva, cosa che non è sfuggita ad un occhio attento come quello di capitan Maggio.
«Sono ragazzi molto bravi, con tanto carattere, lavorano bene e si impegnano. Noi “vecchi” abbiamo agevolato il loro inserimento, perché questo è un gruppo eccezionale, è come se fosse una famiglia e poi il mister è autorevole, sa gestire il gruppo nel migliore dei modi, assieme al lavoro del direttore sportivo».
Sergio ad oggi non sa se giocherà solo qualche partita, o se – come gli auguriamo – sarà ogni domenica in campo a fornire il suo solito contributo. Quello che l’Audace Monreale sa con certezza è che giocatori come Maggio dovrebbero essere clonati.