Scarsa lucidità dei rosanero contro un buon Cagliari
PALERMO, 29 agosto - Mettiamola così: faceva caldo e nelle gambe c’erano ancora le tossine delle fatiche di coppa. Se a ciò si aggiunge che il Cagliari è un avversario rognoso, proprio come era da giocatore il suo tecnico Bisoli, si comprende perché il Palermo non è andato al di là di un pari a reti inviolate nella gara d’esordio di campionato.
Difficile trovare altre spiegazioni per la partita dei rosanero. Una performance lontana parente, ma davvero tanto, di quelle a cui ci avevano abituati gli uomini di Delio Rossi nella passata stagione, ma anche nelle gare di Europa League.
Difficile dare esclusivamente la colpa all’assenza di Liverani che nella rifinitura (versione ufficiale) ha avvertito un risentimento ed è stato costretto a saltare l’esordio.
Con il regista in campo, però, la manovra ne avrebbe risentito positivamente. Per il resto: qualche bello spunto di Pastore, a volte, però, troppo egoista, qualche bella conclusione di Hernandez, una prova da pollice alzato per Cassani, fresco di convocazione in Nazionale, ma poco altro.
Decisamente troppo poco per fare male al Cagliari e per far deliziare i tifosi, il cui gruppo ultras, in segno di protesta per l’istituzione della “tessera del tifoso”, ha deciso di scioperare per tutto il primo tempo (nessuno, però, si è strappato le vesti).
Il primo tempo dice davvero poco. Forse la colpa è del gran caldo, forse le gambe non girano ancora come Delio Rossi e tifosi vorrebbero, fatto sta che il Palermo non riesce a sviluppare quelle accelerazioni che spesso, fino alla scorsa partita con il Maribor, gli hanno consentito di andare al tiro con facilità E così ci si affida alle invenzioni ed alle serpentine di Pastore, che se riescono mandano i visibilio il pubblico, altrimenti, consegnano al Cagliari palloni per le ripartenze.
In questo clima di scarsa vivacità è proprio la squadra rossoblù ad andare più vicina al gol Lo fa un paio di volte on Nenè ed un’altra con Matri. Il bottino del Palermo di primi 45’ sta ssenzialmentein una conclusione velenosa di Maccarone, deviata in corner da Agazzi.
In maniera pressoché analoga vanno le cose nella ripresa, nella quale le due squadre si affidano più a qualche spunto dei singoli che ad azioni articolate. Nenè da una parte ed Hernandez dall’altra i protagonisti delle migliori fiammate della seconda metà di gara. Ad 8’ dalla fine una botta di Balzaretti, meriterebbe il gol, ma Agazzi è bravo a deviare d'istinto. Le energie residue non sono sufficienti a scardinare la difesa del Cagliari e lo 0-0 finale è lo specchio fedele di un match equilibrato, scialbo e senza particolari sussulti.
IL TABELLINO
PALERMO (4-3-1-2): Sirigu ;Cassani , Bovo, Munoz, Balzaretti; Nocerino, Kasami, Migliaccio; Pastore; Maccarone (21' st Rigoni), Hernandez (32' st Pinilla).
In Panchina: Benussi, Glik, Garcia, Darmian, Acquah.
Allenatore: Rossi.
CAGLIARI(4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Ariaudo; Biondini, Nainggolan (36' st Laner), Lazzari (21' st Conti); Cossu; Matri (16' st Aquafresca), Nene'.
In panchina: Ruzittu, Biasi, Perico, Pinardi.
Allenatore: Bisoli.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
NOTE: Serata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori:
28.612 per un incasso di 114.463,00 euro. Ammoniti: Cossu; Nene',
Conti. Angoli: 7-1 per il Palermo. Recupero: 0'; 3'.