Calcio a 5: Serie C2. L’uragano Atletico si abbatte sul Sicilia Futsal
Finisce 8-0. Sei gol per Roberto Macaluso. L’Atletico adesso vede più vicini i play-off
PALERMO, 28 gennaio – Era previsto maltempo, ma l’unico uragano che si è abbattuto sul CUS Palermo è stato l’Atletico Monreale. Sono state ben otto le reti rifilate agli avversari odierni del Sicilia Futsal, rei di non aver impensierito più di tanto i monrealesi nella sfida valida per la terza giornata di campionato.
La cronaca del match ha un protagonista che risponde ad un nome ed un cognome: Roberto Macaluso. Il bomber “colchoneros” ha centrato con successo la porta avversaria per ben 6 volte, portandosi a casa il pallone e la momentanea leadership nella classifica cannonieri del campionato. Assieme ai suoi gol, dobbiamo sommare quelli di Gentile a fine primo tempo e di Lanza a inizio secondo. Otto reti segnate n totale e zero subite: l’equazione del pomeriggio perfetto per gli uomini di Macaluso.
Eppure qualche preoccupazione era cominciata a sorgere tra le menti dei “colchoneros”. I primi 15 minuti, infatti, passano indenni senza alcuna rete, sia da una parte che dall’altra. È l’Atletico, comunque, a dominare la gara: le azioni pericolose create sono quasi una decina e qualche legno è stato anche colpito. È Roberto Macaluso a dare il via al valzer di gol che oggi lo vedrà come ballerino di testa. Un rimpallo fortunato in area termina sul braccio di un difensore biancazzurro: per l’arbitro Greco è calcio di rigore. Al 20’ Macaluso è freddissimo, e dal dischetto brucia il portiere avversario Liuzza, migliore in campo dei suoi per delle parate eccezionali che hanno tenuto il Sicilia Futsal in partita.
Il 2-0 arriva due minuti dopo, al 22’. Matteo Lupo, giovane sulla carta d’identità ma veterano per come scende in campo, pennella una traiettoria che scavalca la linea difensiva avversaria, per trovare Macaluso che con un sombrero fa secco Liuzza. Poco dopo, al 25’, sempre Lupo pesca Gentile in area: il numero 3, nonostante qualche tocco di troppo, riesce a battere il portiere avversario e a trovare la rete del 3-0.
Duplice fischio e squadre negli spogliatoi. Per l’Atletico sono stati 30 minuti ottimi: la prima metà di studio, la seconda di attacco, la quale ha portato nelle casse di mister Macaluso un bottino di tre gol e tre pali. Il secondo tempo ha lo stesso canovaccio del primo: Lanza, dopo qualche errore non da lui, si riscatta come solo un campione sa fare: trova l’angolino perfetto e buca il portiere avversario, siglando il 4-0 al 3’ della seconda frazione. La partita si assesta un po’ su ritmi molto bassi, nonostante qualche azione da una parte e dall’altra. Al 15’, mister Messina tenta l’all-in e gioca la carta del quinto d’attacco: un’arma a doppio taglio che fa male solo agli ospiti, poiché Macaluso riesce ad anticipare due volte l’ultimo uomo castelvetranese e a segnare altri due gol nel giro di due minuti tra il 17’ e il 19’ del secondo tempo.
Il risultato ormai dice 6-0, ma Macaluso non si ferma: al 21’ trova la sua quinta rete giornaliera grazie ad un controllo stupendo su un rilancio di Costanzo (anche oggi imbattibile). Dopo il 7, viene l’8: è sempre Macaluso a trovare il gol, assistito in maniera super altruista da Marco Gentile, che ha deciso di cedergli la palla quando entrambi erano a tu per tu con un incolpevole Liuzza al 25’. Gli ultimi minuti servono a mister Macaluso per fare rotazioni: dentro anche i giovani Mercurio, che ritrova il campo con la prima squadra dopo le svariate ed importanti prestazioni con la juniores, e Di Liberto, al suo esordio assoluto con la formazione monrealese dei grandi.
Finisce così una partita dominata in lungo e largo dall’Atletico, capace di mantenere alta la tensione e trovare il decimo risultato utile consecutivo. Un 8-0 roboante, che dà fiducia ad un ambiente che ha saputo ricostruirsi nelle ultime settimane. Il prossimo impegno sarà sempre al CUS, stavolta contro il Futsal Emiri, squadra rognosa che ha già battuto i monrealesi all’andata. Ma quell’Atletico era un lontano parente di quello che c’è ora: rivitalizzato, vivace, bello da vedere e da raccontare. Adesso, però, c’è da conquistare ciò che non si dice solo per scaramanzia, ma che dentro lo spogliatoio, ormai, non è più solo un sogno.
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