Il morale della squadra è alle stelle, ma tutto lo staff predica prudenza
MONREALE, 17 ottobre – Potrà sembrare strano, ma paradossalmente il nemico più pericoloso si chiama entusiasmo. Proprio quell’entusiasmo con cui tutto l’ambiente - dalla squadra allo staff tecnico a quello societario- ha iniziato questa stagione.
Se le tre vittorie consecutive, in un campionato che viene affrontato nelle vesti di matricola, hanno messo subito in discesa il cammino dei ragazzi guidati da mister Madonia, visto da un’altra angolazione questo piccolo filotto potrebbe provocare “giri di testa” ed un clima di euforia che al momento non ha motivo di essere vissuto.
Non per nulla, infatti, dopo il match di sabato scorso contro lo Studio De Santis, vinto agevolmente per 7-1, in sede di interviste del dopo gara, il tecnico, da uomo navigato quale è, si premurava di ribadire la necessità di stare con i piedi per terra e, così come avvenuto nella seconda parte della scorsa stagione e come predicato pure dal supertifoso Marcello Lupo, di guardare ad un impegno per volta. Solo così si potrà mantenere la concentrazione e soprattutto la lucidità giusta per evitare confusione.
Resta il fatto, però, che in tutta sincerità un avvio così scoppiettante non se lo aspettava nemmeno il più inguaribile degli ottimisti, considerato che sembrava quasi “fisiologico” dover pagare lo scotto del noviziato.
Ed invece la compagine biancazzurra ha saputo guardare agli impegni con la necessaria concentrazione, facendo proprio il detto “Rispetto di tutti, paura di nessuno”. Insomma, finora il fattore “testa” ha funzionato bene. Ecco perché dal presidente Filippo Bruccola, al diesse Tony Sabella, senza dimenticare il mister Giacomo Madonia, tutti si affrettano a fare i “pompieri” e spegnere i facili entusiasmi che potrebbero nascere di fronte ai risultati positivi.
Tanto più che sabato prossimo il calendario ha messo il Monreale di fronte alla trasferta di Pantelleria, quanto mai difficile soprattutto per motivi organizzativi, considerato che ci sarà da fare una levataccia per raggiungere l’aeroporto di Trapani ed arrivare fino all’isola del Mediterraneo. Dopo la partita, poi ci sarà da compiere il percorso inverso, per rientrare in sede verosimilmente in serata.
Anche su questo la società sta lavorando già da tempo per cercare di non lasciare nulla al caso e mettere i giocatori nelle migliori condizioni possibili per disputare la partita.