Vittoria memorabile per i biancazzurri dopo una rimonta da urlo. LE FOTO
CAPACI, 19 febbraio – Non sappiamo se il Monreale vincerà il campionato di serie D di calcio a 5. Non sappiamo nemmeno se accederà ai play off. Sappiamo soltanto che il Monreale è una squadra con “due attributi” così.
Una squadra che bisogna uccidere dieci volte prima di vederla morta. Il Capaci si è limitato a farlo solo tre e non è stato sufficiente. Con una partita da far arrivare le pulsazioni alle stelle, i ragazzi di mister Madonia hanno battuto il Capaci calcio a 5, col punteggio di 5-4, dando una dimostrazione di forza tecnica, atletica, ma soprattutto caratteriale.
Poche squadre avrebbero avuto la capacità di alzare la testa dopo un inizio da incubo ed essere passate in svantaggio per 3-0. Poche squadre sarebbero state in grado di risorgere dalle proprie ceneri, dopo essere state alla mercè degli avversari. Dopo essere state prese a pallonate per un quarto d’ora buono. Ed invece al “Camp Nou” di Capaci (ci scuseranno, ma il nome sembra quanto mai pretenzioso) è successo anche questo.
E’ accaduto che il Monreale, dopo aver giocato il quarto d’ora più brutto della sua storia, è riuscito ad invertire una rotta che sembrava dover portare ad una inaspettata goleada a favore del Capaci.
Sì, perché dopo il fischio d’inizio, al pronti-via, sembrava che i ragazzi di mister Madonia fossero rimasti negli spogliatoi. Il Capaci avanzava come un rullo compressore, tirava in porta da tutti i lati e per il povero Luca Lo Bello sembrava di essere a Fort Apache. Una doppietta di Guido Giambona al 6’ ed all’8’ ed un gol evitabile di Raveduto al 14’ portavano già il punteggio su un 3-0 che nessuno si aspettava. Ma, al di là di questo svantaggio, il Monreale dava l’impressione di essere una forma di burro di fronte ad un coltello tagliente. Come se in campo ci fossero i parenti dei giocatori e non loro stessi. Troppo brutto per essere vero.
E invece, dopo la bufera, spuntava di nuovo il sole. Il Monreale cacciava fuori il naso dal finestrino e cominciava a cucire gioco, tornando fortunatamente sui livelli consueti. Ci pensava Robertino Di Simone a scaraventare in rete il pallone dell’1-3 al 17’, quindi al 23’ Pietro Costantino si ricordava di essere uno dei bomber più efficaci del campionato ed accorciava da breve distanza con la complicità involontaria del portiere capaciota. La rimonta si completava al 28’ quando capitan Lanza, al termine di un’azione orchestrata alla perfezione, metteva in porta il pallone del 3-3. Tutti negli spogliatoi e tutto da rifare, quindi, con un secondo tempo da vivere col cuore in gola.
Ed infatti le emozioni non erano affatto finite, perché al 5’, su punizione fischiata per un fallo su Giovanni Salamone, Di Simone, con l’astuzia di una volpe, infilzava il portiere avversario con un destro maligno. Il Capaci si gettava in avanti con l’impeto di chi gioca in casa e deve rimontare. I suoi sforzi venivano premiati al 10’ quanto l’arbitro Tranchina decretava un rigore contestato, che Alberto Bologna trasformava con sicurezza. Tutto deciso, quindi? Ma quando mai… Quando il match sembrava trascinarsi sui binari del pareggio, ad un minuto e mezzo dal termine, Michele Patti piazzava una rasoiata velenosa che si infilava all’angolino basso della porta locale e soprattutto faceva esplodere il gruppo monrealese, ancora una volta con tifosi al seguito. Le coronarie sembravano cedere in pieno recupero, quando, all’ultimo secondo, ancora Bologna falliva un tiro libero, neutralizzato dall’ottimo Lo Bello, probabilmente il migliore in campo.
La classifica adesso spalanca un sorriso a 180 gradi al Monreale, che – lo ricordiamo – deve ancora recuperare il match esterno con l’Emyr Misilmeri e che quindi può guardare con la giusta fiducia al prosieguo del campionato. Frattanto si gode questa vittoria splendida che resterà a lungo nella mente di tutto lo staff e che peserà parecchio sul futuro della società.