2-2 giusto nella gara d’esordio, ma restano tanti rimpianti. LE FOTO
MONREALE, 24 ottobre – Se la partita deve essere valutata nel suo insieme, il 2-2 finale con cui il Monreale calcio a 5 ha chiuso il match opposto all’Ad Maiora Prizzi, trova tutti d’accordo: risultato giusto. L’amaro in bocca al termine della sfida, però, non si può nascondere.
Questa considerazione parte dal fatto che a sette minuti dalla fine i ragazzi di Giacomo Madonia, pur senza brillare, stavano conducendo per 2-0, pregustando quindi il dolce sapore della vittoria. Un black out nei minuti finali, però, ha consentito agli ospiti di pareggiare (2-2) e portare via un punto che vale oro. E se vogliamo dirla tutta, non possiamo tacere che il triplice fischio del signor Tranchina di Palermo che ha fatto imbufalire gli ospiti (per nulla brillante la sua direzione di gara), è arrivato con il Prizzi a due metri dalla porta, in pieno svolgimento dell’azione, che un secondo dopo, come era facile vedere, ha segnato il gol che avrebbe significato 2-3.
Sarebbe stata davvero una beffa che, in tutta franchezza, il Monreale non avrebbe meritato e che avrebbe decuplicato il rammarico che, comunque, stasera inevitabilmente si respira.
Peccato, perché l’occasione per partire forte e mettere in cascina i prime tre punti era davvero propizia. C’era il pubblico delle grandi occasioni, sindaco Piero Capizzi e presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Verde in testa (l'assessore allo Sport, Ignazio Zuccaro ha fatto pervenire un messaggio di in bocca al lupo), c’era il giusto entusiasmo, c’era un avversario che, per quanto gagliardo e motivato, sembrava alla portata di capitan Lanza e compagni. C’era pure un portiere, quello del Monreale, Dario Curcio in giornata di grazia, autore di una partita monumentale, in grado di dire di no agli avversari in svariate occasioni.
Insomma sembrava che l’appuntamento con la vittoria non potesse essere mancato. Il Monreale era andato in vantaggio al 26’pt quando Lanza, sfruttando un’indecisione della retroguardia prizzese, aveva potuto calciare con facilità da pochi metri, scatenando l’entusiasmo del pubblico. Un minuto dopo, quindi, arrivava il raddoppio: bel contropiede condotto da Costantino sul settore di sinistra, gran botta sotto l’incrocio e palla nel sacco.
Il vantaggio monrealese, per la verità, arrivava proprio nel momento migliore del Prizzi, quando cioè gli ospiti sembravano voler prendere in mano le redini del gioco, facendo soffrire un po’ i biancazzurri di casa.
Nella ripresa si scatenava il festival dei gol mangiati. Diverse le conclusioni a rete degli ospiti, da posizione più che favorevole. Non inferiori, per la verità, le occasioni del Monreale per realizzare il 3-0 e chiudere verosimilmente la partita. Ma siccome con i “sé” e con “ma” la storia non si fa, la partita diceva che il Prizzi (tanto di cappello alla sua voglia di restare in partita), approfittando del calo finale dei monrealesi, metteva a segno due gol con Salerno, il suo attaccante più pericoloso, il secondo dei quali proprio mentre l’arbitro alzava il braccio indicando i due minuti di recupero.
Alla fine, dopo le comprensibili proteste dei prizzesi per la “cervellotica” decisione dell’arbitro di fischiare proprio mentre l’attaccante ospite (ancora Salerno) stava per calciare a rete, era il momento delle strette di mano.
Il rammarico per la vittoria mancata veniva attenuato dalla constatazione di aver organizzato una bella festa di sport, con i bambini presenti, nella quale, il pubblico ha sostenuto la squadra con calore. E questo, senza forse, è già una bella vittoria.