Volley, doppia sconfitta per la Gi.Ca., ma è polemica arbitri

Perdono sia i ragazzi, che le ragazze, ma la società tuona: “Non li vogliamo più" e scatta la ricusazione

MONREALE, 22 giugno – Si ferma in semifinale la marcia dei ragazzi e delle ragazze della New Gi.Ca. Monreale, impegnati nella difficile fase dei playoff promozione della Prima Divisione, che mettono in palio un posto in Serie D. Per entrambe le formazioni, però, l’appendice dei ripescaggi, potrebbe aprire ugualmente le porte della categoria superiore.

A tenere banco, però, sono più le decisioni arbitrali che avrebbero danneggiato oltremodo la società monrealese, che le vicende squisitamente tecniche. Sull’argomento ha tuonato in maniera vibrata il presidente del sodalizio gialloblù, Carlo Giannetto, figura storica del volley monrealese.
C’è tanta rabbia, quindi, in casa Gi.Ca., società che aveva acquisito il diritto di partecipare sia alla fase finale dei campionati maschile e femminile, che alla coppa Città di Palermo ed ancora al trofeo Valentino Renda, superando tutti gli ostacoli che si erano presentati davanti.

Nella finale maschile  la vittoria e la conquista del titolo da parte della compagine termitana è stata meritata per la prestazione di coralità da parte di tutti mentre la GICA non è riuscita ad entrare subito in partita dando la possibilità agli avversari di acquisire due set. Nel terzo, quando si intravedeva una positiva reazione della GI.CA, tanto da sfiorare la conquista del set, tre sviste arbitrali hanno permesso al Termini di rimontare e vincere il set, la partita e il titolo di campione territoriale palermitano. Non si contano gli errori arbitrali verificatisi durante tutta la gara”.

Lo sfogo di Carlo Giannetto, però, non si ferma qui e comprende pure il match delle ragazze, impegnate nella semifinale di accesso alla finale per il titolo. “E’ indescrivibile - dice ancora il presidente gialloblù – in che clima di nervosismo si sia giocata. Nervosismo provocato da tutta una serie di sviste di valutazioni errate culminate, per le proteste della GICA, in cartellini giallo e uno rosso. Si è giocato in un clima di terrore nel toccare la palla perchè il fischio era imminente. La partita vinta tre giorni prima con una grande prestazione, in questa gara è stata un lontano ricordo per la condotta ostile e arrogante del direttore di gara ,tanto da indurmi a formulare agli organi competenti della FIPAV la richiesta di non avere assegnato per questo restante anno agonistico questi direttori di gara per le partite della GICA. Concludo dicendo come Andreotti: “A pensar male si fa peccato ma si indovina spesso”.