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Il martello colpisce forte ma non basta: ai punti meglio Sollima di La Corte. Intanto D’Amico scalda i guantoni

| Domenico Prestifilippo | Altri sport

The Hammerabbandona la competizione a testa alta, niente finale per lui: Cè molto rammarico, giudizio arbitrale discutibile

PALERMO, 6 dicembre – Game over. La scalata di Gaetano La Corte, verso la gloria, finisce qui. Ieri pomeriggio, il fighter monrealese, dopo tre intense riprese, è stato costretto ad accettare il giudizio arbitrale che ha favorito, ai punti, la vittoria dell’avversario Cristian Sollima: oggi pomeriggio, per la categoria 56 kg, toccherà a Giovanni D’Amico riportare in auge il vessillo di Monreale nella sfera pugilistica. 

Gong iniziale: nessuna fase di studio tra i due atleti che non hanno intenzione di risparmiarsi. I ritmi sono alti e a prendere l’iniziativa è ancora una volta La Corte, con Sollima che riesce a rispondere alla furia del ragazzo allenato da Nicola Caravello. L’equilibrio della prima parte di round, viene infranto dal lavoro decisamente più incisivo del pugile in completo blu. A nulla serviranno gli importanti tentativi di reazione del monrealese fino al primo intervallo.

Nel secondo periodo la musica cambia, proprio come l’impostazione della guardia di “The Hammer” precedentemente adottata, riuscendo a mettere a segno colpi decisivi limitando, tuttavia, le azioni del boxeur proveniente dalla “Polisportiva Little Club” di Natale Conti. Nei secondi finali, impressionante è stato lo scambio di colpi a due braccia dei pugili, interrotto dal gong: 2° tempo equilibrato, da aggiudicare però a La Corte (1-1).

Ultimo round. Appena 60” e La Corte metteva a segno  due colpi destri puliti – gancio e diretto –, costringendo Sollima alle corde. L’adattamento dell’impostazione all’avversario a guardia mancina pare funzionare ancora. Il ragazzo dell’angolo blu, infatti, nonostante le discrete reazioni, sembrerebbe in leggero calo, se non fosse dei due ganci diretti, spediti all’indirizzo del volto di La Corte, una volta giunti all’ultimo minuto, dove il martello monrealese tenterà di conservare il piccolo vantaggio guadagnato. Uno sforzo assoluto di Sollima, nei secondi finali, limiterà l’azione d’attacco dei guantoni rossi: “din din”. Atleti al centro del ring e attesa del verdetto. Il braccio alzato, ahinoi, sarà, secondo il giudizio arbitrale, quello di Cristian Sollima, spiazzando, frattanto, le valutazioni espresse dai telecronisti: “Purtroppo è andata così – dichiara La Corte – ma accolgo la sconfitta, nonostante il discutibile giudizio arbitrale. Riconosco di aver perso nettamente il primo round, ma nelle riprese successive sono riuscito a riequilibrare il match, ribaltando l’handicap maturato nel primo periodo. Credo comunque di uscirne a testa alta”.

Termina qui, dunque, il percorso di Gaetano La Corte nel campionato italiano “Elite 2020”, sicuri però, che il martello monrealese tornerà a colpire più forte di prima. Intanto, a scaldare i guantoni, sarà il collega Giovanni D’Amico del medesimo team “Muay Thai Palermo”conscio, finalmente, dell’identità del suo avversario: il fighter di via Aldo Moro, che compete per la categoria 56 kg, nel sorteggio a 3 atleti è stato pescato, come detto in precedenza, per l’approdo diretto in finale, dove incontrerà nel pomeriggio Alessandro Vincenzino della scuderia “Geraci Boxe”, dopo il forfait in semifinale di Jason Amato.

· Enzo Ganci · Editoriali

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