I palermitani volano contro la capolista trascinati da un grande Peppe Caronna. LE FOTO
PALERMO, 26 gennaio – 25 punti alla terza in classifica? Sciocchezze. Meglio, più divertente, più esaltante darne 28 alla prima. Sì, alla capolista Omegna, arrivata a Palermo con la fama della corazzata, ma tornata a casa pronta per la rottamazione.
Al PalaMangano finisce 91-63, al termine di una partita stratosferica in cui ha funzionato tutto, in cui la Serie B è sembrata una categoria stretta per quello che si è visto in campo. E allora, con questi presupposti e con questi numeri, sognare è lecito, anzi forse obbligatorio. Se poi l’MVP della partita è il monrealese Peppe Caronna, autore di una partita magistrale, il quadro diventa ancora più roseo. 24 punti (10/11, 1/1) per “il lungo monrealese”, il gigante di 2,08 che oggi sotto i tabelloni ha imperversato come un uragano tropicale.
Il crescendo, usando un paragone musicale, possiamo definirlo rossiniano, con il divario che è cresciuto lentamente, progressivamente, soprattutto nei primi due quarti, per poi ingigantirsi nel terzo e dilagare nel quarto ed ultimo periodo. L’inizio, per la verità, non sembrava confortante, né confortato dai numeri e dalle percentuali. Il 18-16 con cui si chiudeva il primo quarto, frutto di una mira (da ambo le parti) non eccelsa, lasciava presagire una conclusione con punteggio basso. La partita, però, decollava nella seconda frazione, soprattutto nel’ultimo scorcio, quando il Green, trascinato da Caronnone, allungava con decisione, fino al 42-35 della sirena.
Gli ultimi due periodi, come detto, erano un progressivo aumentare del divario: il 59-50 della fine del terzo quarto, diventava il punto di partenza della per il trionfo finale. Omegna issava ben presto bandiera bianca, il gruppetto di sostenitori, venuti dal Piemonte, che per 30’ aveva sostenuto la squadra a gran voce, diventava improvvisamente afono e alla fine della contesa il PalaMangano poteva liberamente esplodere, prima dei selfie, degli abbracci e dei cori finali.
Adesso arrivano due derby, che, come tutti i derby, sono sempre partite un po’ particolari. Questo Green, però, ha tutte le carte in regola per continuare a sognare.
Green Basket Palermo - Paffoni Fulgor Omegna 91-63 (18-16, 24-19, 17-15, 32-13)
Green Basket Palermo: Giuseppe Caronna 24 (10/11, 1/1), Vincenzo Di viccaro 18 (3/4, 4/6), Bruno Duranti 17 (4/9, 3/6), Luca Pollone 15 (6/9, 1/3), Tommaso Tempestini 9 (3/5, 1/3), Tommaso Minoli 8 (2/4, 1/4), Giuseppe Lombardo 0 (0/2, 0/4), Federico Micale 0 (0/0, 0/0), Andrea Zini 0 (0/0, 0/0), Luca Savoca 0 (0/0, 0/0), Madieme Thiam mame 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 2 / 6 - Rimbalzi: 38 9 + 29 (Tommaso Minoli 9) - Assist: 30 (Bruno Duranti, Tommaso Tempestini, Tommaso Minoli 6)
Paffoni Fulgor Omegna: Alessandro Grande 13 (2/3, 2/7), Lorenzo D'alessandro 11 (4/4, 1/4), Jacopo Balanzoni 11 (5/9, 0/1), Edoardo Di emidio 10 (2/4, 1/2), Marco Arrigoni 9 (2/6, 0/4), Nelson Rizzitiello 7 (2/4, 1/5), Guido Scali 2 (1/3, 0/3), Filippo Manzani 0 (0/0, 0/1), Adrian Chiera 0 (0/0, 0/0), Bertrand Ndzie 0 (0/0, 0/0), Simone Carnaghi 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 14 - Rimbalzi: 33 6 + 27 (Jacopo Balanzoni, Marco Arrigoni 9) - Assist: 12 (Guido Scali 4)