Il Monreale spegne la luce, il Villaurea trionfa

I biancazzurri giocano una brutta partita e vengono sconfitti per 8-5. LE FOTO

PALERMO, 2 febbraio – Speriamo e soprattutto facciamo in modo che sia solo una sbornia. Un'ubriacatura di vino buono, come da tempo non avveniva. Se così non fosse, infatti, ci sarebbe da preoccuparsi di fronte alla netta sconfitta che oggi il Monreale ha rimediato al Paladonbosco contro il Villaurea.

L'8-5 in favore dei neroverdi di casa, con cui le due squadre hanno salutato il triplice fischio, fotografa quasi fedelmente una partita in cui tutto ha girato storto. Nessuna cosa, dicasi nessuna, è andata per il verso giusto ed il risultato non poteva essere diverso da questo: è stata una legnata sui denti che fa male, tanto per la battuta d'arresto, quanto – speriamo non troppo – per una situazione disciplinare che, a causa dei tre cartellini rossi rimediati durante il match, rende la partita di sabato prossimo contro il Real Trabia (al campo Giotti) davvero un'incognita.
Mettiamo subito in chiaro una cosa, onde evitare inutili strumentalizzazioni: il Villaurea ha vinto strameritatamente giocando una partita piena di ardore agonistico, di concentrazione e di voglia di vincere. Molta di più di quella che ha mostrato di avere oggi il Monreale che ha giocato come se avesse la pancia piena.
I biancazzurri di mister Buccheri, tutti sotto la sufficienza, ad eccezione forse di Carletto Marchese, che, però, ha imbrattato la bellissima tripletta realizzata con un'espulsione davvero evitabile, sono sembrati stranamente nervosi, come se da questa partita dipendessero le sorti di tutto il campionato. Come se in ballo ci fosse ben altro che i soliti tre punti. Il risultato è stato un match giocato con la carica sbagliata: non quella positiva che ti porta a correre più dell'avversario, ma quella negativa che ti porta a fare caz....te.
Tre i cartellini rossi sventolati sotto il naso dei giocatori biancazzurri: a Roberto Di Simone e ai due under Mirko Sorrentino e – come detto – Carlo Marchese.


In tutto questo, poi, giusto per non farsi mancare nulla, è arrivata la giornata della coppia arbitrale Spallino-Parrino che con un eufemismo possiamo definire pessima. Giusto per dare un'idea, anche se non c'è mai piaciuto soffermarci sulla prestazione arbitrale, perchè oltretutto potrebbe sembrare un alibi e non è così, la loro giornata è stata come quella di un centravanti che sbaglia un gol a porta vuota. Al Monreale mancano due rigori all'appello, e la gestione dei cartellini è stata davvero cervellotica.
Se c'è una cosa che invece va sottolineata ancora è la grande prova del Villaurea, che ha avuto in Enrico Sanzo il suo grande alfiere: per lui quattro gol nella porta avversaria ed uno in quella propria.
Eppure il Monreale era partito bene con il bel gol dell'ormai solito Carletto Marchese con un destro in diagonale. Il sorriso, però, durava poco perchè i padroni di casa ribaltavano il risultato con Sanzo, Badalamenti e ancora Sanzo. Nel finale di tempo il Monreale sprecava un tiro libero con Marchese.
La ripresa si apriva con un'autorete quasi surreale di Guido Giambona, poi lo scatenatissimo Sanzo piegava le mani di Giuseppe Giuliano con una bordata al fulmicotone per il momentaneo 5-1 Villaurea. Il Monreale provava a rialzare la testa con il solito Marchese, autore di altri due gol che portavano il punteggio sul 5-3 e soprattutto illudevano le speranze biancazzurre. Prestigiacomo, però, ricacciava indietro il Monreale, prima che Sanzo non infilzasse il proprio portiere con una deviazione fortuita nella porta amica.
Il Monreale schierava il quinto di movimento e veniva castigato da Antonio Gallo che centrava i pali dalla propria metà campo con un pallone che si infilava lemme lemme in porta. Nel finale andava a rete di testa il solito Sanzo, poi c'era un po' di gloria per Andrea Sarcì che realizzava il gol del definitivo 8-5.
Adesso, in vista della sfida con il Real Trabia, ci sarà da trattenere il fiato e pedalare, già da martedì, alla ripresa degli allenamenti. Nessuno, come è giusto che sia, regala nulla a nessuno ed i risultati andranno conquistati sul campo con impegno, sudore ed abnegazione.