Dopo il raid vandalico, arriva la solidarietà della Giunta alla "Morvillo"

"L'amministrazione si fa portavoce dello sdegno della città"

MONREALE, 14 – settembre – Solidarietà alla scuola "Francesca Morvillo", ma non solo. Occorrono atti e fatti concreti finalizzati a fermare l'escalation vandalica che ha fatto dell'istituto di via Biagio Giordano il bersagli principale di ladri e balordi.

Ha avuto sostanzialmente questo significato l'incontro che si è tenuto stamattina nei locali della scuola, il giorno dopo l'ennesima irruzione che ha permesso ad alcuni malviventi di portare via del materiale informatico destinato alle attività didattiche.

Alla riunione hanno partecipato il sindaco Filippo Di Matteo, il vicesindaco Nazzareno Salamone, l'assessore alla cultura Lia Giangreco, l'assessore alla Polizia Municipale Marco Intravaia, tutti i dirigenti scolastici, di ogni ordine e grado, della città, oltre ai rappresentanti dell'arma dei carabinieri, capitano Paolo Del Giacomo e il maresciallo Francesco Paolo Mineo. Tutti a testimoniare la propria solidarietà al dirigente scolastico, Luigi Caracausi.

"Tutta l'amministrazione – ha detto il sindaco Filippo Di Matteo – si fa portavoce dello sdegno della città per questi episodi di violenza che ci colpiscono e che sono da deprecare perché tolgono risorse didattiche ai nostri bambini". Il primo cittadino, inoltre, si è impegnato a verificare la possibilità di erogare un contributo per l'acquisto di materiale didattico e di verificare anche la possibilità di installare un sistema di videosorveglianza.

"Abbiano operato dei controlli - ha detto il capitano della Compagnia dei carabinieri di Monreale, Paolo Del Giacomo – in questa e in tutte quelle del territorio, constatando episodi per contrastare sia fenomeni di criminalità come questi atti vandalici e quelli che riguardano la sicurezza dei luoghi di lavoro. Abbiamo sostenuto l'azione portata avanti dalla ASL e dai Vigili del Fuoco e spesso sono emerse delle carenza legate soprattutto alla mancanza di fondi".

"Ringrazio – ha affermato il dirigente scolastico Luigi Caracausi – per la solidarietà espressa e l'impegno mostrato dal sindaco Di Matteo, dalla Giunta, dall'Arma dei Carabinieri e dai colleghi. In queste settimane di inizio dell'anno scolastico siamo stati oggetti di numerosi atti vandalici notturni. Troppi momenti di distruzione e di violenza che ci stanno dando fastidio fisico. Avevano acquistato con difficoltà tanto materiale che è andato rubato e distrutto e adesso la scuola non ha la possibilità di avere altre attrezzature. Questo istituto è difficile da controllare. Mi auguro che questi episodi non si ripetano ancora per il bene di noi tutti e soprattutto per i ragazzi che non devono assistere a questi episodi di criminalità".

L'Assessore alla Pubblica Istruzione, Lia Giangreco, ha invitato la cittadinanza a partecipare attivamente alla difesa del patrimonio di tutti, invitando a denunciare qualsiasi movimento sospetto, isolando questi soggetti criminali che ripetutamente hanno colpito la scuola causando danni e soprattutto violando uno spazio che è dedicato esclusivamente ai bambini.

A nome del corpo insegnanti hanno preso la parola le insegnanti Aurora Nicolosi e Antonella Lo Presti che hanno fatto presente che "oltre la solidarietà, la scuola ha bisogno di atti concreti per quella che viene avvertita essere una sfida alla scuola e alle istituzioni che perseguono obiettivi di legalità, una scuola che negli ultimi anni ha cercato di essere aperta alle innovazioni e che oggi si ritrova a dover rivedere la propria azione pedagogica arretrandola all'uso dei soli sussidi cartacei".

Polemico il Pd a proposito della manifestazione odierna: Non basta manifestare la solidarietà alla scuola – scrive il consigliere comunale, Massimiliano Lo Biondo – Il compito di una amministrazione è quello di attivarsi e dare risposte concrete. Quelle stesse risposte che sarebbero state necessarie già quando si sono verificati i primi raid in questa scuole come nelle altre del territorio. L'esempio è quello che da anni le scuole non ricevono con regolarità, ovvero all'inizio dell'anno scolastico, dal Comune, i fondi, per l'acquisto dei beni di prima necessità".