Topi morti e mille altri disagi: i ragazzi della scuola d'Arte "Mario D'Aleo" disertano le lezioni

La protesta andrà avanti fino a sabato

MONREALE, 26 gennaio – Se anche un topo morto si aggiunge alle mille difficoltà vissute quotidianamente durante le lezioni, allora è il caso di dire stop. Da tre giorni gli studenti dell'Istituto d'Arte Mario D'Aleo hanno deciso di non entrare a scuola.

I ragazzi lamentano la mancanza di riscaldamento in sette aule, l'infiltrazione di acqua dovuta in parte al guasto all'impianto di riscaldamento, ma anche alle precarie condizioni del soffitto. Ma, a fare traboccare il vaso della protesta è stato il ritrovamento di un topo morto,  vicino l'ingresso della scuola media annessa all'Istituto (come testimonia la nostra foto).

In realtà - così raccontano i rappresentanti degli studenti Salvatore La Mantia, Federica Foresi, Antonino Miceli e Alessandro Giangreco – sino a poco tempo fa le aule erano riscaldate dalle stufe elettriche che il precedente preside aveva autorizzato, ma il nuovo dirigente  scolastico, Carlo Monastra (a capo del liceo artistico di Palermo al quale è annessa la "Mario D'Aleo") ha vietato l'uso delle uniche tre stufe funzionanti".

Ieri mattina anche i genitori dei ragazzi sono andati a scuola appoggiando la protesta dei loro figli ed hanno presentato un documento nel quale chiedono il tempestivo ripristino dell'impianto di riscaldamento.

Settimo Buccafusca, vicario della scuola monrealese, assieme ai collaboratori didattici Aurelio Scuderi e Giuseppe Saieva, sta tentando di trovare soluzioni possibili per ricominciare le lezioni "perchè è necessario garantire il diritto allo studio ", manifesta in questo modo la sua preoccupazione.

"Da due anni a questa parte sono intervenuto sulla questione -dichiara il preside Carlo Monastra, che scrivendo lettere a tutte le autorità competenti tra cui la Provincia, il sindaco Filippo Di Matteo e perfino la Procura della Repubblica di Palermo, per conoscenza - per attenzionare lo stato dei locali della scuola, in particolare l'ala che è di proprietà del comune di Monreale. Mi sono trovato costretto a togliere le stufe perchè non sono a norma".

L'ingegnere Salvatore Randazzo, responsabile della sicurezza della scuola, ha invece autorizzato l'uso delle stufe purchè siano a norma CE, finchè non si trova una soluzione definitiva.

"La questione sicuramente non potrà essere risolta rimpallando le responsabilità tra la presidenza, l'amministrazione comunale, proprietaria dell'ala al freddo, e la provincia, perchè a farne le spese siamo sempre noi" ribattono i ragazzi che, aggiungono che vorrebbero incontrare Carlo Monastra per esprimergli le loro rimostranze.

Gli studenti hanno comunque deciso di prolungare la protesta fino a sabato, non entrando a scuola e di proseguirla lunedì entrando ma rifiutandosi di fare lezione finchè non sia trovata una soluzione definitiva .