Presentato oggi il "Calendario della Legalità"

E' stato realizzato dai ragazzi del liceo "Emanuele Basile"

MONREALE, 6 dicembre –Un calendario per ricordare le numerose vittime cadute per mano della criminalità mafiosa. A realizzarlo, gli studenti del Liceo scientifico "Emanuele Basile", con il patrocinio della Presidenza del Consiglio comunale.

Il calendario è stato presentato stamattina dal sindaco Filippo Di Matteo, dal presidente del Consiglio, Alberto Arcidiacono e dal preside dell’istituto Elio Troja, alla presenza del xomandante del Gruppo Carabinieri Monreale, colonnello Pietro Salsano e del nuovo comandante della Compagnia locale, tenente Paolo Del Giacomo. Le autorità hanno poi incontrato gli studenti nell’aula consiliare. I ragazzi sono stati guidati dal professore di Lettere Giuseppe Genzardi che ha elaborato il progetto. Nel calendario sono ricordate circa 700 vittime della mafia. Scopo dell’iniziativa, ha spiegato il docente, è quello di trasformare la lotta alla criminalità organizzata in un’abitudine quotidiana. Vi sono riportate alcune celeberrime frasi di vittime della mafia, fra cui anche Falcone e Borsellino.

“Con la nostra azione amministrativa – ha detto Di Matteo - improntata a garantire agli studenti strutture migliori in cui formarsi, così come abbiamo fatto con in nostri interventi sulle scuole, vogliamo contribuire a creare una cultura delle legalità con fatti concreti”. “Sono orgoglioso – ha detto Arcidiacono – per il risultato che i ragazzi hanno ottenuto grazie al grande lavoro che vi è dietro. La criminalità mafiosa è la schiavitù moderna da cui è necessario affrancarsi. Spero vi sia anche un’edizione 2013 del calendario”.

Molto efficace l’intervento del tenente Del Giacomo, che ha invitato i giovani ad esercitare, oltre alla legalità, il senso civico. “Io sono molto vicino a voi per età anagrafica – ha detto – e so quanto sarà duro il processo di persuasione che voi dovrete effettuare su chi vi sta vicino, educando gli adulti a quel senso civico che spesso manca, soprattutto nell’Italia Meridionale. La legalità è la base d’asta, ma poi c’è il rispetto per gli altri e per la città in cui si vive, senza il quale non si potrà avere collettività migliore, né locale né nazionale”.