Pochi alunni, due classi accorpate nella scuola di Grisì

Giuliano: “Mossa inopportuna, invito il sindaco ad attivarsi”

MONREALE, 20 agosto – “Una notizia sconfortante e assolutamente inaccettabile quella che ci perviene dall'ufficio scolastico provinciale il quale ha disposto, per l’anno scolastico in entrata e per la sola frazione di Grisì, a causa dell’esiguità numerica dei ragazzi, l’accorpamento di due classi (prima e terza media inferiore)”.

Ad affermarlo è il consigliere comunale di Forza Italia, Antonella Giuliano, originaria della frazione, che lamenta una situazione scolastica che. A suo dire, causerà disagi all’utenza scolastica grisiota. “Ritengo - afferma – che tale provvedimento sia inopportuno, oltre che inaccettabile poiché lo stesso comporterebbe non pochi disagi sia a livello didattico (i ragazzi infatti dovrebbero sviluppare due programmi diametralmente diversi nella stessa classe con ovvio aggravio di tempi ed energie di apprendimento, soprattutto con riguardo ai ragazzi della classe terza che, oltre a dover sostenere l’esame finale, dovranno anche aver modo e tempo di orientare i loro futuri percorsi di studi) sia a livello logistico considerate le dimensioni delle classi.


Potenzialmente si potrebbero venire a creare negli alunni costretti, ob torto collo, a seguire in contemporanea due programmi, confusione o, peggio, lacune che inevitabilmente si porteranno nel prosieguo del loro percorso scolastico.
Considerato che la frazione di Grisi è una piccola realtà territoriale che, in ragione delle sue dimensioni e della sua posizione geografica, soffre già di enormi disagi sia dal punto di vista amministrativo che scolastico, un provvedimento del genere non può che aggravare una situazione non certo idilliaca che i ragazzi e i loro genitori vedranno dunque ulteriormente aggravarsi.
Sulla scorta di tutte queste considerazioni mi sono personalmente attivata attraverso i miei referenti di Forza Italia, per cercare di trovare una soluzione alternativa.
Invito il sindaco e l’amministrazione tutta ad attivarsi, attraverso gli opportuni canali politici ed istituzionali, a fare altrettanto per a chiedere un incontro presso l’ufficio scolastico provinciale al fine di scongiurare l’applicazione di questo iniquo provvedimento che, ribadisco senza timore di smentita, penalizzerebbe i nostri ragazzi e, di riflesso, tutta la nostra comunità.
Sarebbe auspicabile dunque, sviluppare un’azione sinergica di tutte le forze politiche in campo, indipendentemente dal colore o dalla collocazione, per garantire un adeguato godimento del fondamentale diritto allo studio(ricordiamo infatti che trattasi di scuola dell’obbligo) da tutelare e garantire anche per quelle realtà sottodimensionate , al pari di quanto avviene nelle scuole del resto d’Italia”.