La visita al Giornale di Sicilia, un'esperienza affascinante

I bambini della Morvillo nella redazione del quotidiano di via Lincoln

MONREALE, 13 Marzo - Venerdì scorso le classi 5 A e 5 E della scuola Morvillo si sono recate insieme alle loro insegnanti presso la sede del Giornale di Sicilia. Subito sono stati accolti in una sala dedicata a Mario Francese (giornalista del Giornale di Sicilia vittima della mafia) dove Angelo Meli, uno dei redattori, ha spiegato ai bambini un po' della storia del giornale e poi ha fatto vedere loro un breve filmato di come si realizza e distribuisce oggi un giornale ma anche di come è cambiata la produzione nel tempo.

I primi giornali furono pubblicati per cacciare i Borboni e per fare la rivoluzione, infatti il Giornale di Sicilia risale al 1848 ed è uno dei più antichi d'Italia. Poi il Giornale fu preso da Giuseppe Garibaldi che lo utilizzò per diffondere le notizie del Regno di Savoia. Infine fu acquistato da Girolamo Ardizzone; ancora oggi esso appartiene alla famiglia Ardizzone e il suo attuale direttore è il bis-bis-bis nipote del fondatore.

Dopo il filmato Angelo Meli ha spiegato come si svolge il lavoro di un giornalista: prima i cronisti di mattina vanno in cerca di notizie e poi, nel pomeriggio, vanno in redazione e li riscrivono sul computer. Intanto il direttore con i redattori stabilisce gli articoli da pubblicare e l'impaginazione. In seguito viene stampata una copia in formato ridotto del giornale su cui i correttori di bozze correggono eventuali errori di battitura. Infine il giornale viene impresso nelle lastre di polimero che diventeranno la matrice del giornale che verrà stampato nelle rotative. Attraverso un altro macchinario i giornali vengono impacchettati e pronti per essere distribuiti in tutta la Sicilia. Poco dopo i bambini si sono recati nella sala redazione vera e propria: una stanza in cui si trovavano molti computer; è questo il cuore vero e proprio del giornale in cui gli articoli vengono scritti, impaginati e approvati dal redattore di quel settore.

Sempre guidati da Angelo Meli gli alunni si sono spostati in una grande stanza dove si trovano enormi macchinari, le rotative, dove i giornali da lastre di polimero diventavano fogli di carta. Purtroppo, per esigenze economiche, da un paio di mesi la stampa dei giornali di tutta la Sicilia avviene a Catania per cui le rotative della sede di Palermo sono ferme e fra poco verranno smontate quindi, ormai, nessuna scolaresca li vedrà più all'opera.Finito il giro Angelo Meli ha fatto vedere una macchina da scrivere antenata del computer.

Il suo nome è linotype: è questa macchina che ha permesso la produzione in serie e la diffusione del giornale. La visita si è conclusa con un gradito regalo: l'agenda del Giornale di Sicilia per ogni alunno.