Partecipato incontro oggi in aula consiliare. LE FOTO
MONREALE, 21 novembre – Si è tenuto oggi, nell'aula consiliare del Comune di Monreale, il convegno "Obiettivo Polis: la filosofia e i diritti della cittadinanza globale", coordinato da Maria Rita Fedele, docente di storia e filosofia del liceo scientifico Basile.
L'evento, sotto il patrocinio del Comune di Monreale e delle associazioni, Liberi di lavorare, DonnAttiva e Donne di Benin City, è stato molto suggestivo innanzitutto per la preziosa testimonianza di Osas Egbon, presidentessa dell'associazione Donne di Benin City. La ricorrenza della "Giornata Mondiale della Filosofia" segue una cadenza annuale ogni terzo giovedì del mese di novembre.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Alberto Arcidiacono e dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Rosanna Giannetto, fra gli intervenuti il professore associato di Storia della filosofia dell’Università degli Studi di Palermo, Andrea Le Moli, ha parlato del ruolo della filosofia all'interno della polis intesa come una comunità aperta, alla quale tutti apparteniamo sin dalla nascita che ci consegna ad uno spazio geografico e a un'epoca storica. La città- ha aggiunto Le Moli- è un luogo in cui si affrontano i problemi comuni e in cui si ricercano le soluzioni possibili; i suoi confini non sono rigidi, al contrario oggi viviamo in una città che è divenuta un " villagio globale", di cui il professore Le Moli ha sottolineato i pro e i contro. Maria Rita Fedele si è soffermata invece sul compito della filosofia all'interno della polis, richiamando l'esempio di Socrate, che in un contesto politico emblematico, caratterizzato dalla crisi della democrazia, praticava la filosofia come ricerca all'interno della polis, del giusto, del bene e della verità.
La professoressa ha poi aggiunto che una cittadinanza globale deve potersi pensare come declinata anche al femmunile e ha richiamato il valore del quinto obiettivo dell'Agenda ONU 2030, che si prefigge il sostegno alle azioni di contrasto alla violenza sulle donne,nell'ottica di una politica fondata sul Gender Equality. La presidentessa dell’associazione Donne di Benin City, Osas Egbon ha raccontato, ad una platea in religioso silenzio e commossa per le sue parole, la sua toccante storia come testimonianza dell'esistenza di una grave sofferenza sociale determinata dalla tratta delle schiave nigeriane, vittime del racket e della criminalità organizzata. Un aspetto questo ripreso anche da Biagio Cigno , presidente dell'Associazione Liberi di lavorare. Nino Rocca, invece, dopo l'intervento della dott.ssa Ina Modica, referente dell’ufficio stampa del Comune di Monreale e responsabile del Centro di Ascolto DonnAttiva a Monreale, ha puntualizzato che la associazione di Benin City nasce nel 2015 con il supporto del progetto “La ragazza di Benin City”, di Isoke Akypitanyi.
Composta da donne ex-vittime di tratta, da oltre tre anni, lotta per strappare dalla "vita della strada" le numerose ragazze nigeriane che giungono a Palermo in cerca di un lavoro ma che poi diventano vittime di una prostituzione coatta, che le mercifica mortificandone la loro dignità.
Grazie all'associazione le donne nigeriane hanno costruito una nuova vita a Palermo, dove vivono con le loro famiglie e i loro bambini. Esse sanno come parlare con le ragazze, che giungono in Sicilia, stabilizzandosi a Palermo. Le donne che, come Osas, fanno parte di questa associazione condividono lo stesso dialetto e lo stesso passato, aspetti fondamentali questi che rassicurano le ragazze vittime anche della piuttosto diffusa pratica dei riti voodoo. Nell’ultimo anno, l’associazione ha aiutato più di 25 ragazze, sia minorenni che maggiorenni, ad uscire dalla tratta criminosa.
Apprezzate le performances delle studentesse e degli studenti delle classi terze e quinte del liceo scientifico che, coordinati dalla docente Fedele, hanno proposto riflessioni sul mito delle Sirene nei suoi rimandi letterari e filosofici e sulle testimonianze di vita di alcune nigeriane vittime del racket e della prostituzione. Infine molto suggestive la recitazione di alcuni versi pseudo-shakespeariani tratti dalla poesia "In Piedi, Signori, Davanti ad una Donna", dedicati alla presidentessa Osas, e una donazione in segno di solidarieta, da parte degli studenti, porta a Osas dall'"ambasciatrice della solidarietà" del Parlamento della Legalità Internazionale, Gabriella Diecidue.
* classe 3 B scientifico "Liceo Basile"